di Francesca Marruco

Aveva fumato l’hashish la mattina in cui  secondo la magistratura ha ucciso sua madre a coltellate, e secondo lui, ha visto mamma Anna Maria infliggersi circa una dozzina di coltellate. Le analisi condotte su Federico Bigotti, il 21enne figlio minore della vittima indagato per omicidio volontario aggravato, hanno infatti dato esito positivo. Se questo possa aver influito sui suoi ricordi, o sulle sue azioni lo stabilirà il prosieguo degli accertamenti.

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Dissidi Di certo mamma Anna Maria voleva tanto che il figlio smettesse di assumere hashish e che si rimettesse in carreggiata, magari trovando un lavoro, anche un lavoretto. E’ per questo che lei stessa lo accompagnava nei ristoranti della zona a lasciare il curriculum per sperare di trovare un lavoretto. L’ultima volta era successo non più di due settimane fa. Insieme al marito lo avevano portato in un ristorante giapponese dove poi avevano anche cenato e lì aveva lasciato il curriculum.

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Il sogno di fare l’attore Ma Federico aveva un sogno nel cassetto: quello di are l’attore, il cabarettista, o il modello, o anche il calciatore, come lui stesso ha scritto nel suo profilo Instagram. E’ per questo suo desiderio che si era messo a dieta ferrea e aveva perso oltre trenta chili. Per questa idea si allenava ogni giorno correndo nella campagne attorno a Varesina. Di certo passava molto tempo in casa. Di certo faceva uso di cannabis, la stessa droga che aveva quando due anni fa venne arrestato dai carabinieri.

Avevano litigato? Ma non è affatto certo il motivo per cui, secondo l’ipotesi della procura, ha ucciso la madre. I colpi inferti alla povera donna, in parte sferrati da dietro, fanno ipotizzare che la donna sia stata colta di sorpresa. Dopo un litigio? O proprio alle spalle, senza nessun motivo contingente scatenante?

Silenzio Nessuno per ora lo sa, visto l’ostinato mutismo in cui ha preferito chiudersi Federico. Forse la scena del crimine potrebbe ancora rivelare molte cose. Gli inquirenti torneranno nella casa nei prossimi giorni per fare la prova del luminol e per controllare se, come ipotizzato, la cucina in cui Anna Maria è stata trovata cadavere, è stata ripulita. Le indagini di certo non si fermano, neanche a capodanno e ben presto potrebbero arrivare a un ounto di svolta.