di F.M. e Mau.T.
«Se verrà fuori che è stato il ragazzo, e ancora è tutto da vedere perché le indagini sono solo all’inizio, allora non so cosa possa essergli capitato, magari una scintilla nella testa che ha causato tutto, perché loro si volevano bene, anche se c’erano dei piccoli screzi, si volevano bene».
A dirlo alla stampa al termine delle esequie della sorella Anna Maria Cenciarini, è stato il fratello Enzo, noto come mago Kenzo.
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Famiglia normale L’uomo, visibilmente provato come anche tutti gli altri familiari della donna uccisa il 28 dicembre scorso nella sua abitazione di Varesina, ha insistito molto sul fatto che Anna e Federico si volevano bene e che la loro era una «famiglia normale», in cui «c’erano degli screzi, come in tutte le famiglie ma erano molto attaccati l’uno all’altro».
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Si volevano bene E il racconto dello zio scende nel quotidiano della famiglia Bigotti raccontando che Antonio, che di Annamaria era il marito,«la mattina le portava la colazione a letto perché lei doveva prendere delle medicine, mentre il bambino dormiva».«Annamaria cercava sempre di aiutare il figlio a trovare lavoro, anche la società ci penalizza, sono convinto che se ci fosse stato lavoro sarebbe andata diversamente».
L’USCITA DELLA BARA DALLA CHIESA
Il nipote E se gli si chiede cosa Antonio abbia detto a Federico zio Enzo, che il nipote lo ha accompagnato al primo interrogatorio e fin quando i carabinieri non lo hanno portato via alla volta del carcere, risponde « Non lo so cosa gli ha detto, ma immagino che gli ha detto quello che un babbo che gli vuole bene direbbe a un figlio».
La neve E quando gli chiedono un ricordo della sorella Enzo dice: «Le piaceva tanto la neve e oggi ha fatto nevicare. Siamo partiti da Perugia col sole e qui ha nevicato». Zio Enzo, così come tutti gli altri della famiglia Bigotti Cenciarini, è rimasto vicino al nipote, nonostante quello che potrebbe essere più di una ricostruzione accusatoria.