La reliquia messa in salvo dai vigili del fuoco

di Mar. Ros.

Si continua a lavorare sodo per garantire assistenza agli sfollati e a Norcia da venerdì è presente anche l’esercito italiano; la macchina degli aiuti funziona, nessuno perde di vista le linee guida per gestire l’emergenza sempre guardando alla futura sperata ricostruzione. A tal proposito è stato portato in salvo un pezzo significativo del monastero e a brevissimo potrebbe riprendere la scuola.

FOTO: RECUPERATE OPERE E RELIQUIE

VIGILI DEL FUOCO PORTANO IN SALVO OPERE D’ARTE: VIDEO

Esercito italiano a Norcia «Uomini al lavoro per installare una nuova mensa attrezzata – riferisce il vicesindaco Pierluigi Altavilla a proposito dell’esercito italiano – ma più avanti credo ci saranno di grande aiuto anche per il montaggio dei moduli abitativi». Servono rinforzi per azioni di antisciacallaggio? «Non credo – risponde Altavilla – anzi potrebbero adoperarsi per il controllo delle zone rosse, liberando gli altri Corpi da questa incombenza. In ogni caso posso assicurare che, almeno sino a questo momento, tutto ha funzionato alla grande anche da questo punto di vista».

San Benedetto Nel frattempo, proprio nella giornata di venerdì, l’urna che contiene le reliquie di San Benedetto, patrono d’Europa, è stata messa in salvo dai vigili del fuoco. Imballata con materiali anti-urto, la teca è stata trasferita in un luogo al riparo da sisma e da eventuali atti di sciacallaggio. Si tratta di un primo significativo passo: «Certamente, la memoria storica del santo è tutta lì – commenta il vescovo Renato Boccardo – quello è il pezzo autentico della vita di San Benedetto su questa Terra. Quando si parla di questa figura si fa riferimento ad un modo di interpretare la vita che non è soltanto riservata ai monaci o alle persone consacrate ma si può benissimo applicare a tutti gli uomini di buona volontà. In lui c’è una sapienza che affonda le radici nel Vangelo e suggerisce un modo di spendere la propria vita».Domani è atteso il Re del cachemire Brunello Cucinelli alla Leopolda, il quale interverrà proprio sulla ricostruzione di Norcia alla quale si è reso disponibile a contribuire economicamente. Al vescovo Boccardo Umbria 24 ha chiesto cosa si aspetta: «Assolutamente niente – risponde -, Cucinelli con me non ha mai parlato eppure il monastero è di proprietà della Diocesi Spoleto-Norcia».

Vescovo Boccardo Nessuna vena polemica, ha tenuto a precisare il presule, «solo la fotografia della realtà». L’imprenditore è impegnato in un meeting aziendale ed è stato impossibile raggiungerlo, anche telefonicamente, per una eventuale replica ma a dare sollievo a tutti ci sono intanto le dichiarazioni del premier Renzi: «Abbiamo firmato il decreto legge che consentirà di semplificare le procedure per rimettere a posto dopo il terremoto: la chiesa di San Benedetto a Norcia tornerà a splendere in tutta la sua bellezza». Oltre ai resti del santo, sono state recuperate dai pompieri anche alcune parti del rosone e i frammenti sono stati messi a disposizione della soprintendenza. Alle pareti che hanno retto all’urto del violento terremoto del 30 ottobre, sono stati applicati teli protettivi per le opere d’arte; al sicuro anche alcune statue lignee del museo La Castellin. Il corso centrale di Norcia è stato liberato dalle macerie ed ora è transitabile anche ai mezzi pesanti di soccorso. Il centro storico rimane comunque zona rossa. Altro capitolo che sta a cuore ai residenti è quello delle scuole, la riattivazione dell’attività didattica potrebbe avvenire a brevissimo, anche se l’assessore comunale competente Giuseppina Perla annuncia: «Sul tema si esprimerà domani in via ufficiale l’assessore regionale Bartolini, per quanto ci riguarda possiamo comunque già anticipare che i moduli per l’infanzia e la primaria sono in via di completamento».

Terremoto Nel frattempo rimane il rischio di frane molto elevato sia a Norcia che a Castelluccio: le strade di accesso principali sono interrotte come pure parte della viabilità minore, mentre sono in corso sopralluoghi congiunti in tutto il territorio interessato dal sisma da parte del servizio geologico, dei vigili del fuoco, dell’Anas, della Regione e della Protezione civile. Nei giorni scorsi una colonna mobile della Protezione civile ha finalmente raggiunto Castelluccio grazie all’intervento del soccorso alpino: insieme alla Regione Umbria e alla Forestale, hanno garantito la fornitura di prodotti necessari per le persone isolate e per gli animali e si e’ concordato un piano per il trasferimento dei nuclei familiari rimasti isolati e del bestiame.

@martarosati28

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