Ci risiamo. La telefonata è sempre la stessa, ma questa volta a parlare è un presunto avvocato: «Signora, suo figlio è stato coinvolto in un incidente stradale a Viterbo e dato che ha dei problemi con i documenti è stato fermato dalla polizia. Io sono il suo avvocato e per far sbloccare la pratica ho bisogno di 3.500 euro».
La telefonata Questo è il contenuto della telefonata ricevuta mercoledì mattina da una signora di 87 anni di Terni. Il sedicente avvocato l’ha fatta poi parlare con un uomo che, a voce molto bassa, si è spacciato per il figlio che ha confermato la versione dei fatti.
L’accordo La signora, preoccupata, ha risposto di non avere tutti quei soldi in casa, ma di poter mettere a disposizione dei gioielli. Al presunto avvocato la proposta è andata bene e ha risposto alla donna che di lì a breve sarebbe passato un suo collaboratore e che, dopo il rilascio del figlio, avrebbe riavuto indietro i gioielli.
I gioielli Dopo poco si è presentato alla porta della donna un distinto signore italiano, alto circa 1 metro e ottanta, castano, con indosso un abito grigio, al quale l’anziana signora ha consegnato 4 bracciali d’oro, dal peso di 200 grammi.
I sospetti La donna, dopo averlo visto precipitarsi fuori dal portone, ha chiamato la figlia, che dopo aver ascoltato quanto successo, si è presentata in questura per sporgere denuncia. Vani i tentativi di rintracciare l’avvocato al numero telefonico che aveva dato alla signora, perché risultato inesistente.
I consigli La polizia raccomanda tutti i cittadini, in caso di situazioni analoghe, di telefonare sempre prima ai propri famigliari per accertarsi di quanto raccontato, di non aprire la porta di casa a sconosciuti e di non consegnare né soldi, né oggetti di valore. In ogni caso sospetto, non esitare a chiamare il numero di emergenza 113.