Alessio Durazzi

di F.T.

Un’indagine nata per chiarire ogni aspetto e capire se dietro la tragedia – un dolore ancora terribilmente presente – si nascondano eventuali responsabilità. Perché la morte di un ragazzo di appena 15 anni pone interrogativi che meritano una risposta. Anche dal punto di vista giudiziario.

La morte di Alessio La vicenda è quella legata la scomparsa di Alessio Durazzi, stroncato da un malore la sera del 21 dicembre 2012 mentre si allenava con i compagni di squadra sul campo di calcio di Campomaggiore. Nei mesi scorsi la procura di Terni ha aperto un fascicolo che vede quattro medici indagati per omicidio colposo.

Indagine L’attenzione degli inquirenti si è concentrata in particolare sulle verifiche mediche a cui Alessio, ucciso da una malformazione cardiaca, si era sottoposto nel corso del tempo – anche in ragione di altri episodi di minore entità accusati in precedenza – e che non avevano evidenziato anomalie tali da imporre uno ‘stop’ all’attività sportiva. Per questo, sulla base di una relazione medica approfondita, è stato presentato un esposto alla procura della Repubblica che ha dato il là all’indagine, ancora nella sua fase preliminare, condotta dal sostituto procuratore Francesco Novarese.

Indagati Si tratta di altrettanti medici – due di Terni, uno di Perugia e uno di Firenze – che hanno avuto in cura il ragazzo e che hanno svolto verifiche sul suo stato di salute, in particolare sugli aspetti cardio-circolatori. Fra loro ci sarebbero sia pediatri che professionisti di medicina sportiva. Un ambito comunque distinto da quello dei soccorsi, prestati dai sanitari del Santa Maria nell’immediatezza del fatto e ritenuti adeguati rispetto alla situazione e alla gravità delle condizioni.

Incidente probatorio Lo scorso 9 luglio il gip Maurizio Santoloci, con le modalità dell’incidente probatorio, ha affidato l’incarico al professor Silvestro Mauriello dell’università di Tor Vergata, esperto di medicina legale, per verificare eventuali errori nelle diagnosi succedutesi nel tempo e che, se accertati, potrebbero far emergere profili di responsabilità per i sanitari indagati.

Il ricordo I genitori di Alessio – ‘carotina’, per chi gli voleva bene – hanno dato origine ad una fondazione che porta il suo nome e che sta lavorando sodo per dotare la città e il territorio di quelle misure di prevenzione e sicurezza che potrebbero salvare altre vite umane. Ma non hanno mai smesso di chiedere giustizia e, soprattutto, risposte decisive.

La coincidenza Per una pura coincidenza la notizia è arrivata nello stesso giorno in cui è emersa la storia relativa al medico dell’ospedale di Terni arrestato – e già tornato in libertà – per aver chiesto una somma in denaro ad una paziente per ‘agevolare’ le procedure relative ad un intervento chirurgico.

Tempistica Le operazioni peritali sono iniziate lo scorso 12 settembre e il consulente incaricato dal gip avrà sessanta giorni di tempo, salvo proroghe, per portare a termine il proprio lavoro. Dopodiché gli atti torneranno al pubblico ministero che deciderà, solo in quel momento, se formulare eventuali imputazioni o chiedere l’archiviazione per le posizioni dei quattro professionisti. La data fissata per analizzare le conclusioni dell’incidente probatorio è quella del 26 novembre.

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