Detenuti in spazi angusti e in mezzo ai loro escrementi all’interno di una struttura precaria. Il pavimento, in terra battuta quasi completamente ricoperto dalle feci che si erano accumulate da alcuni mesi tanto da essere quasi del tutto essiccate. Le porte di ingresso chiuse con del filo metallico, in modo tale da consentire la somministrazione di cibo e acqua solo dall’esterno, ma i contenitori di cibo erano vuoti e i due animali avevano solo altri due recipienti con dentro pochissima acqua molto sporca. Così la forestale ha trovato due meticci a Maratta. I cani sono stati posti sotto sequestro e trasportati al canile comunale di Colleluna.
Cani La pattuglia del Corpo forestale dello Stato ha constatato che anche tutta l’area circostante era in stato di grave degrado, l’erba molto alta e materiali di vario genere accatastati alla rinfusa non lasciavano dubbi sul quasi totale abbandono da lungo tempo della zona. Il veterinario dell’Audl Umbria 2, intervenuto su richiesta dei forestali, ha certificato che i cani erano in cattive condizioni fisiche, con atteggiamento caratteriale alterato dal sostanziale isolamento e abbrutimento nonché dalla assoluta carenza dei più elementari requisiti di igiene ed evidenziavano uno stato di grave sofferenza.
Proprietario Gli animali sono stati sono stati posti sotto sequestro e trasportati al canile comunale di Colleluna, per sottrarli ad una situazione che gli avrebbe causato altre sofferenze e li avrebbe potuti condurre alla morte. Il proprietario, denunciato all’Autorità giudiziaria per maltrattamento di animali, ora rischia la pena dell’arresto fino ad un anno e l’ammenda fino a 10 mila euro.
Furgone Pochi giorni prima gli stessi uomini coadiuvati dal Nos di Terni, durante un servizio antibracconaggio, hanno scoperto in località San Biagio del Comune di Terni un furgone fermo nei pressi di un bosco. Subito sono stati effettuati i controlli sul mezzo ed è emerso che il veicolo era stato rubato circa un mese prima, il 20 novembre, a Morrovalle in provincia di Macerata. Su disposizione del magistrato, il furgone è stato sequestrato e gli oggetti rinvenuti al suo interno sono stati repertati. Successivamente, il veicolo è stato restituito al legittimo proprietario che ha dichiarato di essere rimasto molto colpito dalla tempestività dell’operazione ed ha espresso viva gratitudine. Il valore del bene recuperato è stimato in oltre 10.000 euro.