Palazzo Spada (foto Rosati)

di Massimo Colonna

Nel 2011 a Cospea tre agenti della polizia municipale vennero aggrediti da un cittadino extracomunitario che si era rifiutato di sottoporsi ai controlli. Da quella vicenda è nato un processo giudiziario per cui il Comune di Terni aveva l’opportunità di costituirsi parte civile. Opportunità però sfumata e su cui si è creato una sorta di mistero, visto che dall’avvocatura del Comune, per stessa ammissione dell’esecutivo, non sono ancora arrivate risposte concrete sulla mancata richiesta di costituzione. E così la vicenda finisce sui banchi della politica con il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Marco Cecconi che attacca: «E’ incomprensibile, andremo avanti per capire».

I fatti Tutto parte dall’estate 2011 quando alcune pattuglie della polizia municipale sono intervenute su richiesta dei cittadini nel quartiere di Cospea. Appena giunti sul posto, gli agenti sono stati subito aggrediti fisicamente da un individuo extracomunitario, che tentava di sottrarsi a qualunque controllo. Nonostante le lesioni subite gli agenti, dopo un breve inseguimento a piedi, sono riusciti a fermare ed arrestare l’uomo. Il bilancio dell’operazione ha visto tre agenti costretti alle cure del Pronto soccorso per diverse leggere lesioni.

La richiesta A richiedere la mossa del Comune è stato anche il comandante della polizia municipale Federico Boccolini, il quale, come si legge nei documenti di Palazzo Spada inerenti la vicenda, «ritiene necessaria la costituzione di parte civile all’ente». Ma alla richiesta sarebbe stato opposto un rifiuto da parte dell’avvocatura.
Termini scaduti Ormai i termini per la presentazione dell’istanza sono scaduti. A questo punto il consigliere Cecconi ha presentato una interrogazione alla giunta per capire gli sviluppi della vicenda. A replicare durante l’ultima seduta del question time è stata l’assessore al ramo Cristhia Falchetti Ballerani.

Mancano risposte «Per quanto riguarda la risposta dell’avvocatura – si legge nei documenti del Comune – non è pervenuta nessuna istanza scritta. Si conosce comunque l’orientamento che è quello di non costituirsi parte civile al processo menzionato. Non conosco i motivi che hanno indotto il sindaco e l’avvocatura a prendere questa decisione, proprio perché non è stata ricevuta la risposta dell’ufficio legale».

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