di Chiara Fabrizi
Turbativa d’asta. È questo il reato ipotizzato dalla procura della Repubblica di Spoleto nell’ambito dell’inchiesta sull’A.se, l’ex municipalizzata del Comune di Spoleto che in regime di global service si occupa tra le altre cose di illuminazione, manutenzione delle strade, custodia dei teatri, pulizia e verde pubblico.
L’inchiesta Ed è proprio sul capitolo della cura delle aree verdi della città che si concentrerebbero le attenzioni del pubblico ministero Federica Albano, titolare dell’inchiesta. Venerdì mattina gli uomini del capitano dei carabinieri Fabio Rufino hanno fatto visita agli uffici della sede ed hanno sequestrato gli incartamenti delle gare sul verde pubblico pubblicate dal 2009 ad oggi.
Sette indagati Al registro degli indagati risultano iscritte sette persone, tra cui l’attuale presidente dell’Ase, Roberto Loretoni, il precedente Consiglio di amministrazione, vale a dire il presidente Claudio Frascarelli e i consiglieri Giampiero Palazzi e Antonino Rosati, e il dirigente Rossano Rossi. Raggiunti dagli avvisi di garanzia anche due titolari di note aziende locali del settore che si sarebbero aggiudicati le gare sospette.
Nel mirino degli inquirenti sarebbe finito un bando di gara del 2009, pubblicato dall’Ase e aggiudicato dalla commissione interna, salvo poi essere annullato poco dopo per ragioni non del tutto chiare. Sul caso, a quanto risulta, sarebbe stato depositato anche un esposto alla magistratura che avrebbe dato input all’inchiesta che oggi ha portato al sequestro dei carteggi. A quanto pare, però, sotto la lente della procura sarebbe finita anche una gara aggiudicata recentemente.