di Chiara Fabrizi
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Dalle mense scolastiche allo Sportello interculturale, in arrivo maxi appalto per il primo project financing di servizio dell’Umbria. Sfiora i 9 milioni di euro, 8.7 per la precisione, il bando di gara che il Comune si prepara a pubblicare sulla base dell’articolato progetto proposto nei mesi scorsi dal consorzio Abn che sul piatto, oltre al servizio in scadenza di ristorazione per scuole e altre strutture pubbliche, ha inserito anche l’istituzione di un mercato a km 0 con relativa piattaforma di produttori locali, l’introduzione del banco delle eccedenze alimentari e pure la presa in carico dello Sportello culturale e il servizio di housing sociale.

Mense Il Progetto integrato ad alta utilità sociale, così è stato ribattezzato in municipio il pacchetto di servizi, comprende la preparazione e la distribuzione tra scuole e centri diurni di circa 1.400 pasti giornalieri, il cui prezzo passerà dagli attuali 4.72 euro ai 4.66 inseriti nel bando, restando comunque suscettibile a eventuali ribassi. Nelle mense pubbliche secondo il progetto targato Abn l’aggiudicatario dell’appalto dovrà portare molti prodotti di filiera corta, per indicazioni più puntuali sarà necessario, per ovvi motivi, attendere la pubblicazione della gara. Da qui l’esigenza di costituire una piattaforma quanto più partecipata di agricoltori, allevatori e produttori del comprensorio che potranno contare su una «commessa garantita», vale a dire l’acquisto dei cibi che poi saranno portati nelle scuole. Le eccedenze dei pasti preparati, ma l’obiettivo è coinvolgere anche altre realtà del territorio, saranno raccolte e distribuite, con l’ausilio del mondo dell’associazionismo, alle fasce deboli.

Mercato a km 0 La piattaforma dei produttori locali tornerà particolarmente utile per il lancio del mercato settimanale a km 0, che sarà allestito ogni sabato mattina nel parcheggio dell’ex Spoleto-Norcia, a due passi dalla stazione ferroviaria. Nel pacchetto dei servizi inseriti nell’appalto record c’è anche un pizzico di sociale. Già, perché da garantire c’è anche la gestione dello Sportello interculturale, destinato agli stranieri, e l’introduzione dell’housing sociale, di fatto orientamento e assistenza alle persone senza alloggio.

Project financing di servizi Nei mesi scorsi il consorzio Abn, questo l’iter del project financing di servizi previsto da un decreto del 2010, ha messo sul tavolo degli amministratori l’articolata proposta, gli uffici l’hanno vagliata e la giunta ha dato il via libera per la pubblicazione del bando che sarà aperto a tutti, ma su cui Abn avrà il diritto di prelazione. In altre parole, se il Comune riterrà economicamente più vantaggiosa un’offerta diversa da quella targata Abn, il consorzio potrà farla propria aggiudicando l’appalto milionario e assicurando la gestione dei servizi nei termini proposti da un altro soggetto.

Valenza sociale «È un’operazione dalla forte valenza sociale, decisamente più articolata rispetto a un tradizionale bando per servizio mensa – ha spiegato l’assessore Battistina Vargiu – i bilanci dei Comuni non possono più sostenere tutti i costi e la sussidiarietà con i privati è diventata fondamentale». Un dato sul risparmio complessivo non c’è. «Possiamo dire – ha affermato la dirigente Stefania Nichinonni – che ogni anno la ristorazione costerà 35mila euro in meno, poi ci sono i crediti non recuperati su pasti non pagati, in media 25mila euro, che saranno accollati al gestore, mentre altri 10mila si risparmieranno sullo Sportello interculturale». La partita dovrà essere chiusa entro l’estate, a settembre tra i tavoli delle mense scolastiche la rivoluzione dovrà essere già servita.