A destra il vicesindaco Bececco, al centro il dirigente Frontalini con i volontari

di C.F.
Twitter @chilodice

La città fa quadrato intorno al Ponte sanguinario. Il suggestivo, ma dimenticato manufatto romano di piazza Vittoria dopo anni di incuria e mancata fruibilità si prepara a tornare uno dei monumenti di punta di Spoleto, così come riconosciuto da tutte le guide turistiche.

Ponte sanguinario aperto weekend e festivi Già, perché il Comune e la coop sociale Il Cerchio hanno siglato una collaborazione che garantirà ai visitatori, ma anche ai tanti spoletini che non hanno mai sceso le scale d’ingresso, l’apertura del Ponte sanguinario dal venerdì alla domenica e in tutti i giorni festivi per cinque ore e mezza al giorno, vale a dire dalle 10 alle 12:30 e dalle 15 alle 17.

Se ne occuperanno ospiti e operatori di Le ville Il protocollo d’intersa ha anche una valenza sociale, considerando che saranno gli ospiti e gli operatori della vicina residenza Le ville, gestita dalla coop spoletina, ad assicurare un presidio per il monumento spesso accerchiato dal degrado e di fatto chiuso al pubblico. Per accedere alle tre arcate semicircolari, di cui una ancora interrata, risalenti a un periodo compreso tra il 500 e il 27 avanti cristo, finora era infatti necessario rivolgersi al comando dei vigili urbani dove sono custodite le chiavi.

Finora monumento dimenticato Una prassi, inutile dirlo, non segnalata dalle guide turistiche e figlia della mancata disponibilità di personale utile a rendere maggiormente fruibile il Ponte sanguinario. Ma almeno per ora il nodo della valorizzazione è stato sciolto attraverso la definizione di un percorso di inclusione sociale di sicura valenza.

Collaborazione di commercianti, Ase e Vus Il Comune e Il Cerchio hanno, poi, trovato immediatamente la sponda dei vicini esercizi commercial che hanno messo a disposizione le proprie fioriere per rendere maggiormente visibile l’ingresso del Ponte Sanguinario, mentre l’Ase in vista dell’apertura, programmata per il 23 dicembre, effettuerà tutti gli interventi di sistemazione dell’area, che dovrà essere pulita quotidianamente da Vus.

Stessa formula per chiesa santi Giovanni e Paolo Il vicesindaco Maria Elena Bececco ha spiegato: «Il protocollo d’intesa riguarda, più in generale il patrimonio culturale della città, ciò significa che, dopo il primo periodo e valutato il successo dell’iniziativa, niente vieta di poter ampliare la collaborazione includendo nel progetto anche altri monumenti». Formule analoghe per assicurare le aperture dei monumenti si stanno mettendo appunto sia per la chiesa dei santi Giovanni e Paolo, di cui dovrebbero occuparsi i giovani del servizio civile, sia per visite guidate al Nuovo-Menotti che invece sarebbero curate dall’Unitre.

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