Tribunale di Spoleto (foto Fabrizi)

di C.F.

Battute finali per il processo a carico di sei tra tecnici e costruttori imputati per il crollo della chiesa di San Giacomo. Martedì mattina in aula di fronte al giudice monocratico Delia Anibaldi è stato il turno delle arringhe dei difensori Carmelo Parente e Fabrizio Picchi, che assistono il coordinatore della sicurezza Paolo Castellana, per il quale è stata richiesta l’assoluzione e in subordine la derubricazione del disastro colposo in reato contravvenzionale.

Chiesta la nullità della consulenza della procura Gli avvocati hanno sollevato l’eccezione di nullità sulla consulenza tecnica richiesta dalla procura della Repubblica al professor Nicola Augenti, evidenziando che non sarebbero state assicurate le garanzie difensive del loro assistito, rimasto peraltro per quasi sei mesi senza un difensore d’ufficio. In aula c’è stato poi spazio per la replica dell’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Gennaro Iannarone che ha definito le strategie difensive un «dialogo tra sordi perché – ha affermato – nessuno ha fornito una ricostruzione dei fatti che possa permettere al giudice di motivare un’eventuale assoluzione, individuando le cause del crollo del tetto della chiesa» verificatosi nel novembre 2010.

Sentenza tra un mese Nel dettaglio il sostituto procuratore, dopo aver contestato l’eccezione di nullità sulla consulenza di Augenti, ha affermato: «Siamo di fronte a un caso di generale negligenza e imprudenza nella gestione delle modalità di esecuzione dei lavori e dei mancati controlli che hanno portato al cedimento del tetto della chiesa». L’accusa punta il dito contro lo sbancamento eseguito intorno alle colonne che avrebbe sovraccaricato esclusivamente la base, invece che anche i pavimenti, generando il collasso della colonna e conseguentemente del tetto. A replicare anche l’avvocato Giuseppe La Spina, che assiste la Curia costituitasi parte civile nel procedimento, mentre a metà maggio sarà il turno delle difese prima della camera di consiglio e della sentenza.

Twitter @chilodice