L'assemblea della Scs

di Chiara Fabrizi

Bilancio approvato e collegio sindacale ristrutturato. È stato il presidente del Consiglio di amministrazione (Cda) dotato di soli poteri ordinari, Giovannino Antonini, a dirigere i lavori dell’Assemblea dei soci della Spoleto Credito e Servizi (Scs). Un’adunanza indolore e poco partecipata, 359 gli azionisti presenti, che in tre ore circa ha liquidato le pratiche all’ordine del giorno, prima fra tutte l’approvazione del documento economico. Ma all’appuntamento di sabato non sono di certo mancati i richiami in vista della prossima Assemblea, convocata per il 29 e il 30 giugno, quando i soci saranno chiamati a confermare la fiducia al Cda di Antonini, uscito dalla tumultuosa seduta del 17 dicembre, procedendo ad una nuova votazione.

Bilancio e collegio sindacale Ad illustrare il documento economico della holding socio di maggioranza della Banca Popolare di Spoleto (Bps) sono stati, ciascuno per le proprie competenze, il direttore generale Alessandro Cardarelli e il presidente del collegio dei revisori dei conti. Il bilancio d’esercizio della Scs si è chiuso con un utile di 881.047 euro i cui dividendi, secondo la deliberazione dei soci successiva all’approvazione unanime, non saranno distribuiti. Gli oltre 800mila euro verranno, quindi, ripartiti tra riserva straordinaria (234.354 euro) e ordinaria (176.209), fondo dedicato all’acquisto delle proprie azioni (400mila), fondo mutualistico (26.431) e in quello di beneficenza (44.053). Confermato anche il prezzo delle azioni Scs, fermo a 47euro. I soci hanno, quindi, proceduto alla elezione del collegio sindacale che rimarrà in carica per il prossimo triennio. Questa la composizione dell’organo: Roberto Mallardo (presidente), Dante Cerbella, Paolo Felicetti, più i due sindaci supplenti Marco Locci e Paolo Mariani. Fuori dai giochi il presidente uscente del collegio, Roberto Rossi.

I soci Scs al momento del voto

Antonini: «Una vocazione nazionale per la Bps» Sbrigate le pratiche all’ordine del giorno, tra cui il rinnovo dei compensi del Cda che pesa sulle case della Scs circa 250mila euro, le attenzioni del board e soprattutto del presidente Antonini si sono rivolte ai pochi soci presenti in sala.  Nel corso dei lavori, come conferma lo stesso comunicato della Scs, sono stati numerosi gli inviti «alla compattezza» formulati dal presidente. In particolare, la mano sarebbe stata calcata sulla necessità di portare a compimento l’ambizioso progetto di una Bps dalla vocazione «non più regionale, ma nazionale». Un obiettivo per il quale il presidente ha chiesto ai suoi «un ulteriore sforzo in vista del 30 giugno» giorno in cui gli azionisti saranno chiamati a rinnovargli la fiducia. E a scanso di equivoci Antonini è tornato a spolverare il proprio cavallo di battaglia: «Dieci anni fa – ha affermato – le banche popolari erano oltre 300, oggi sono appena 70-80, la maggior parte è stata assorbita dai ‘colossi’, ma noi che siamo una banca sana non solo abbiamo retto, ma anzi siamo in costante crescita». Infine, l’incitamento ai dipendenti: «Esorto tutti i dipendenti a ritrovare la serenità necessaria ad affrontare le sfide che ci attendono che, sono certo, sapremo vincere. Vittorie dalle quali si otterranno le meritate soddisfazioni». Prossimo appuntamento fissato per sabato 30 giugno.

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.