Santocchia e Facincani (foto archivio U24)

di C.F.

«Le scuole possono essere riaperte in tutta sicurezza, i soggetti positivi al test della tubercolosi non sono assolutamente contagiosi». Questa la rassicurazione arrivata dall’Asl Umbria 2 a 48 ore dalla riapertura delle scuole di Spoleto ma soprattutto a margine della comunicazione con cui il servizio Prevenzione ha reso noto di aver riscontrato 7 nuovi casi, 3 insegnanti e 4 bimbi, positivi ai controlli per la tubercolosi.

Frizioni tra Comune, insegnanti e Asl L’esito della seconda tranche di test ha creato più di una frizione tra l’amministrazione comunale e la Asl Umbria 2, oltre a un forte livello di apprensione tra insegnanti e famiglie, a causa del mancato invio preventivo di un’informativa al sindaco Fabrizio Cardarelli e, conseguentemente, al dirigente scolastico dell’elementare interessata. Tutti, dal primo cittadino alle mamme e papà, hanno appreso dai giornali la presenza di 7 nuovi casi e l’attivazione della relativa profilassi antibiotica. In questo senso, il vicesindaco Maria Elena Bececco, con delega all’istruzione, giovedì ha inviato una richiesta di informazione indirizzata al direttore generale Sandro Fratini e al direttore del servizio Prevenzione Franco Santocchia.

Timori per 7 nuovi casi di tubercolosi Nel documento, reso noto sabato mattina dal Comune, si legge: «Non avendo avuto comunicazioni tempestive da parte della Asl Umbria 2 sui nuovi casi, ho ritenuto doveroso – scrive il vicesindaco – approfondire la questione per cercare di dare certezza ai dirigenti scolastici, ai docenti e alle famiglie in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico». Nella lettera infatti, oltre a stigmatizzare la mancata informazione anche ai dirigenti scolastici e agli uffici comunali, il vicesindaco ha richiesto alla Asl Umbria 2 una dichiarazione ufficiale in merito ad eventuali «elementi ostativi all’apertura dell’anno scolastico, prevista per il 14 settembre, in materia di sicurezza sanitaria e comunque l’indicazione dei corretti comportamenti atti a garantire la salute pubblica».

Santocchia: «Potete aprire scuole, soggetti positivi non contagiosi» In questo senso nel pomeriggio di venerdì, il dottor Santocchia ha formalmente garantito: «Non vi sono situazioni legate al caso di tubercolosi che necessitino della adozione di provvedimenti da parte di codesta autorità comunale e non ci sono elementi, riferiti a tale situazione, ostativi all’apertura dell’anno scolastico perché – ha messo in chiaro nuovamente – gli ulteriori casi risultati positivi, ma negativi ai controlli radiografici, al pari di quelli individuati nella prima fase di indagine (altri 4 bimbi, ndr), non sono pericolosi di trasmettere l’infezione e pertanto non soggetti a provvedimenti contumaciali. Nel caso della malattia tubercolare, infatti, solo i soggetti malati sono in grado di trasmettere il contagio e le indagini eseguite sono funzionali proprio a prevenire lo sviluppo della malattia in soggetti infettati dal caso indice».

Anche la bimba di 10 anni può tornare a scuola Rassicurazioni sono anche state richieste dal Comune in relazione alle condizioni della bimba di 10 anni risultata colpita da tubercolosi e da cui sono scaturiti, come previsto dai protocolli, tutti i controlli sui soggetti che con la piccola erano entrati a contatto. Sul punto la Asl ha precisato di aver eseguito tutte le terapie necessarie e di aver rilasciato, attraverso i sanitari che l’hanno avuta in cura all’ospedale di Perugia, «un certificato di riammissibilità a scuola che i genitori esibiranno al dirigente scolastico».

Bececco: «Comunicazioni più celeri e dirette» Lo scambio di missive ha dunque sciolto la tensione e le preoccupazioni che negli ultimi 3 giorni erano tornate ad agitare insegnanti, genitori e pure amministratori comunali: «Stiamo lavorando con spirito assolutamente costruttivo e nell’esclusivo interesse dei nostri concittadini – ha concluso il vicesindaco Bececco – ringraziamo il dottor Santocchia per averci fornito le ulteriori informazioni richieste, nella certezza che, da qui in avanti, sapremo adottare modalità di comunicazione più celeri e dirette». Per ogni ulteriore informazione la Asl Umbria 2 ha fornito i contatti dei dottori Marco Facincani e Claudia Paoloni: 0743210701 – 0743210730 – 074320700.

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