di Chia.Fa.

«Smontare l’ospedale di Spoleto durante le ferie agostane è da irresponsabili». Questo uno dei passaggi dell’intervento del sindaco Andrea Sisti che, venerdì mattina, insieme a una settantina di persone, in rappresentanza di gran parte delle forze del consiglio comunale e delle associazioni che da anni difendono il nosocomio, ha presidiato l’ingresso del San Matteo degli Infermi. Qui mercoledì mattina è iniziato il trasloco delle attrezzature presenti al terzo piano, ovvero in quella che è stata la struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia. Un atto, questo, che sembra chiudere definitivamente la partita sulla possibilità di ripristinare il Punto nascita chiuso nell’ottobre 2020, nelle ore in cui l’ospedale di Spoleto è stato interamente convertito in Covid hospital.

Sit in all’ospedale di Spoleto «Noi aspettavamo il ripristino della Cardiologia e l’avvio dei lavori in Pronto soccorso, così da evitare il tran tran di utenti che vengono dirottati a Foligno, e invece – ha detto il sindaco di Spoleto – scopriamo che si è iniziato a smontare l’ospedale, partendo da un reparto, come Ostetricia e Ginecologia, che non solo è simbolico, ma è pure fondamentale per una comunità come la nostra che vuole guardare al futuro». Sisti, poi, ha detto anche di «non poter accettare che per smobilitare il reparto non sia stato convocato il sindaco né il consiglio dei sindaci, come invece è previsto dalla legge 11 del 2015».

«Smontare i reparti ad agosto è da irresponsabili» E poi l’attacco ai vertici della Regione: «Devo rimarcare una caduta di stile, perché alla lettera che ho inviato alla presidente nelle scorse settimane non ha risposto Tesei o l’assessore Coletto, che probabilmente erano in vacanza, ma il direttore sanitario, che non è un organo politico». Infine, il sindaco ha voluto anche dire di essere «in presidio davanti all’ospedale per far rispettare la comunità spoletina, che ha sempre dato e che è stanca di questa litania sulla litigiosità: delle persone che sono qui oggi in pochi mi hanno votato, ma in questi frangenti l’unità di interessi per il futuro della comunità è un bene essenziale».

Scarpelli ribadisce Il sindaco, alcuni esponenti dell’amministrazione comunale, l’europarlamentare Camilla Laureti (Pd) e il consigliere regionale Thomas De Luca (M5s), sono poi saliti in reparto, dove sono stati ricevuti dal direttore sanitario della Usl 2, Nando Scarpelli, che ha sostanzialmente ribadito quanto già spiegato dall’azienda sanitaria giovedì sera, ovvero che l’attività chirurgica e ambulatoriale-diagnostica di Ginecologia verrà spostata al piano terra e avrà 10 posti letto, mentre negli spazi che erano del Punto nascita al terzo piano sarà trasferita Ortopedia con 18 posti letto.

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