di D.B.
Il grande caldo di queste ore sta mettendo a dura prova le persone più anziane. Una decina le persone ricoverate in diversi ospedali dell’Umbria
Perugia In particolare a Perugia sono tre infatti le persone ricoverate nel corso della giornata di sabato al Santa Maria della Misericordia di Perugia: il caso più grave riguarda quello di un derutese di 68 anni, cardiopatico, sottoposto ora alle cure dalla struttura di Cardiologia dell’ospedale. Negli altri due casi i malori, meno gravi, sono stati accusati da un uomo di 71 anni e da una donna di 73. Entrambi sono ricoverati nel reparto di Medicina e le loro condizioni non destano preoccupazione. Visto il grande caldo comunque dall’Azienda ospedaliera si sottolinea come la situazione sia comunque nella norma.
Weekend bollente Quello di sabato e domenica è un weekend in cui Caronte sta facendo boccheggiare l’Umbria che cerca refrigerio in riva al lago Trasimeno o nei parchi in alta collina. Per sabato la colonnina di mercurio è prevista a 34 gradi a Perugia e a 35 a Terni, ma secondo il bollettino diffuso da Umbriameteo tra domenica e lunedì «potranno essere raggiunti valori massimi intorno ai 40 gradi specie in Valle Umbra, nel fondovalle perugino e soprattutto nella conca ternana». Il tasso di umidità si manterrà tra il 30 per cento e il 45, in lieve calo nel fine settimana e in lento aumento da lunedì. Il combinato disposto dato dalle alte temperature e dall’umidità «comportano – informa il bollettino – un elevato disagio fisico con temperature percepite anche superiori ai 42 gradi».
Stato di emergenza La giunta regionale ha decretato lo stato di emergenza calore fino a lunedì e si è messa in moto la macchina che fa riferimento a Comuni e Asl, prevalentemente consistente nella salvaguardia generale della popolazione e soprattutto in quella della popolazione «a rischio», attraverso il trasferimento in ambienti individuati o forme specifiche di sorveglianza ed assistenza. Chi ha potuto si è spostato al mare, mentre per chi è rimasto in Umbria le mete preferite sono il lago Trasimeno e i parchi, specie quelli in alta collina o in montagna. Nelle città, per cercare un po’ di refrigerio, prese d’assalto le piscine, che negli ultimi giorni hanno fatto registrare il pienone.