di Enzo Beretta
Costerà 80 mila euro installare nel tribunale civile di Perugia un metal-detector e un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso. Tra poche settimane le nuove misure di sicurezza nel Palazzo delle Poste dove lunedì l’albergatore Roberto Ferracci ha accoltellato i giudici Francesca Altrui e Umberto Rana potrebbero essere realtà. E’ quanto emerso dalla riunione svolta ieri mattina in Corte d’appello alla quale ha presenziato – insieme al presidente Mario Vincenzo D’Aprile, al procuratore generale Fausto Cardella, al procuratore Luigi De Ficchy, al sindaco Andrea Romizi e a vari funzionari pubblici – il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri. «E’ stato fatto un passo avanti importante – garantisce Ferri, impegnato personalmente per la realizzazione della cittadella giudiziaria nel capoluogo umbro -. I lavori partiranno a breve, l’iter complesso ha coinvolto diversi soggetti istituzionali». Tra le spese da sostenere – comprese negli 80 mila euro – anche la gestione dell’impianto e la postazione degli addetti alla sicurezza, lavoro che necessita della fornitura e dell’installazione degli infissi e dei vetri. Oltre all’impianto di climatizzazione. Direttore di esecuzione del contratto verrà nominato l’ingegner Di Luca – è stato deciso – mentre responsabile unico del procedimento sarà Alberto Maestri. Ci sarà il capitolato e poi la gara.
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I vigilantes Partiranno, inoltre, i contratti per la vigilanza armata privata (due unità anziché una) ma verrà rafforzato il servizio delle forze dell’ordine sia nella sede del Civile in piazza Matteotti che del Penale in via XIV Settembre. «Così non si può più andare avanti – ha concluso Ferri -. Va trovata al più presto una soluzione per realizzare la cittadella giudiziaria. Non c’è più un minuto da perdere. Una delle priorità è la sicurezza degli uffici giudiziari affinché giudici e operatori lavorino in ambienti sereni e tranquilli». Ieri mattina il sottosegretario Ferri è andato in visita all’ospedale a sincerarsi delle condizioni dei magistrati Rana e Altrui. «Sono rimasto colpito per quest’episodio che per poco non si è trasformato in tragedia – conclude -. Stiamo lavorando tutti assieme affinché non si verifichino più cose del genere nei tribunali d’Italia».