La droga sequestrata dai carabinieri (Foto F.Troccoli)

di Ivano Porfiri

Un pacco da quasi tre chili di marijuana nascosto in un vaso di fiori sul terrazzo. E’ lì che i carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Perugia hanno trovato la conferma che il viavai di persone segnalato dai residenti era il frutto di un giro di spaccio, per il quale sono state arrestate cinque persone.

La catena dello spaccio Due punti di spaccio: uno all’ingrosso in un palazzo di via Settevalli, uno al dettaglio per strada in via XX Settembre. Nell primo si rifornivano i pusher di pacchi da cento grammi di «erba», nel secondo giovani e meno giovani, studenti e lavoratori, chiunque volesse farsi una «canna». Nel mezzo di questa catena un appartamento affittato abusivamente a tre pregiudicati nigeriani, un viavai di facce losche, un guadagno di quasi 30 mila euro per ogni partita di droga venduta. A interrompere la catena la denuncia dei residenti in quel palazzo,in cui non sapevi più chi incontravi sulle scale.

La segnalazione I dettagli dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa dal tenente colonnello Pierugo Todini e dal maggiore Giovanni Cuccurullo. Tutto è partito dalla segnalazione da parte dei cittadini residenti in un palazzo di via Settevalli, in periferia di Perugia, di un viavai di persone da un appartamento. In particolare, di due giovani all’apparenza stranieri. I servizi di osservazione dei militari hanno portato così a identificare un italiano di origini brasiliane di 20 anni e un camerunense di 27, che erano soliti frequentare l’abitazione di tre nigeriani, due uomini di 24 e 23 anni e una donna di 32.

Dall’ingrosso al dettaglio I carabinieri hanno seguito i due all’uscita dall’appartamento e hanno accertato che li’ si rifornivano per andare poi a spacciare in via XX Settembre. Fermati, avevano ciascuno cento grammi di marijuana circa. Fatta irruzione nell’appartamento, da una perquisizione approfondita è venuta fuori la droga nascosta nel vaso, denaro contante provento dello spaccio e materiale per il confezionamento. Per i tre nigeriani è scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio, mentre i due sono finiti in carcere per spaccio.

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