I tre presunti assassini di Luca Rosi

di Francesca Marruco

Tramite i loro avvocati chiedono di poter uscire dal carcere. I due cittadini rumeni arrestati dai carabinieri del comando provinciale di Perugia per l’omicidio del bancario 38enne Luca Rosi hanno presentato lunedì mattina il ricorso. Il giorno in cui scadevano i termini per farlo.

Riesame per Ghiorghita e Rosu I due cittadini rumeni non sono più difesi dallo stesso legale nominato d’ufficio. L’avvocato Maria Antonietta Salis che li ha seguiti come legale d’ufficio fin dal primo istante, è stata ora nominata legale di fiducia di Aurel Rosu, il più giovane dei due arrestati. Quello che, secondo la testimonianza di Bianca Bengescu, avrebbe rimproverato Iulian Ghiorghita per aver «ammazzato Luca per niente». A difendere Iualian Ghiorghita invece è adesso l’avvocato Alessandro Ricci. Per gli inquirenti sarebbe stato Iulian a premere il grilletto contro il povero Luca. Nessun dubbio invece sullo stupro. Dal liquido seminale venne estratto il suo dna. Adesso saranno i giudici a dover fissare l’udienza e a dover decidere se quei due uomini, ritenuti colpevoli da tre pm e un plotone di carabinieri di crimini tanto efferati, possono beneficiare di una misura cautelare meno gravosa.

Riesame anche che Simionescu La stessa richiesta al tribunale del Riesame è stata presentata qualche giorno fa da Giulio Cherubini, l’avvocato di Catalin Simionescu, il presunto basista, arrestato per primo dai carabinieri del comando provinciale di Perugia. In sede di convalida del fermo Simionescu aveva confessato al gip Luca Semeraro di aver indicato lui l’obiettivo ai due connazionali. Era stato sempre lui ad accompagnarli fuori dalla villetta di Pietramelina la sera del 3 febbraio. Poi si era appostato fuori dal ristorante del proprietario della villa e aveva atteso che uscisse. Infine aveva recuperato i due complici dopo il colpo che aveva fruttato quasi 20mila euro. Adesso anche lui chiede di poter uscire dalla cella del carcere.

Si attende l’arrivo di Gheorghita Mentre i tre rumeni in carcere a Perugia chiedono al tribunale del Riesame di poter tornare liberi, il quarto arrestato, Dorel Gheorghita, ancora in Romania, arriverà in Italia entro poco tempo. Anche lui, secondo le risultanze investigative, faceva parte del commando della morte che la sera del due marzo ha ammazzato il bancario 38enne Luca Rosi, colpevole solo di aver provato a difendere la sua fidanzata Mery dalle attenzioni di quei tre uomini che li tenevano legati nella villa di papà Bruno a Ramazzano.

Risultati Sul fronte delle indagini si attendono le ultime conferme dai laboratori del Ris di Roma. E’ da lì infatti che deve arrivare la perizia balistica che potrebbe stabilire, senza ombra di dubbio, che a sparare a Luca Rosi è stata la pistola rubata a Sergio Papa, durante la rapina con stupro. Quella pistola ritrovata in un campo dalle parti di Resina nascosta in una maglietta insieme ad un’altra pistola scacciacani, un passamontagna e un paio di guanti. Anche sugli indumenti si attende l’esito della perizia. I carabinieri, nell’indagine sono stati impegnati i militari del reparto operativo e del Ros di Perugia, sperano che sul tessuto degli indumenti possa essere rimasto del preziosissimo dna. Per non lasciare adito a dubbi.

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3 replies on “Omicidio Rosi, i rumeni arrestati fanno ricorso al tribunale della libertà”

  1. COME E’ POSSIBILE VIVERE IN UN PAESE, DOVE POSSA SOLTANTO ESSERE PRESA IN CONSIDERAZIONE L’IPOTESI DELLA SCARCERAZIONE DI QUESTE BESTIE………E’ UN PAESE DOVE LE LEGGI SONO FATTE PER LA FECCIA DEL MONDO…..E SE CONTINUA COSI’ ARRIVERA’ SOLO LA FECCIA DEL MONDO!!!!
    E VOI LO VOLETE CHIAMARE PROGRESSO.
    CITTADINI ONESTI ALZATE LA TESTA E RIBELLATEVI CONTRO IL SISTEMA CHE FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI.
    DOBBIAMO DIFENDERE LE NOSTRE CASE, LA NOSTRA VITA, I NOSTRI FIGLI E I NOSTRI POSTI DI LAVORO…
    NON LASCIATE CHE, COME CI INSEGNA LA STORIA, LE SITUAZIONI DIVENTINO TALI PER CUI LA GENTE, E PARLO DI MILIONI DI PERSONE SI RIVOLTINO, E DIFENDANO IL LORO DIRITTO ALLA VITA…….

  2. Non ho parole,se proprio vogliono uscire portateli in piazza a Ramazzano,che i paesani li vogliono conoscere……….NANDO

  3. e Monti che dice a tal proposito? a lui non glie ne frega niente se ci ammazzano dentro le nostre case!!! lui basta che mette tasse!! ma se non l’ha ancora capito questo è un Paese che sta andando alla deriva su più fronti e neanche Gesù Cristo lo potrà salvare perchè è abbiamo leggi sbagliate, governatori sbagliati, usanze sbagliate!
    spero che torni presto una dittatura cosicchè torni rigore ed efficienza!!

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