Polizia, generica (foto archivio Fabrizi)

Una brutta avventura capitata mercoledì a una quattordicenne non ha avuto gravi conseguenze grazie al tempestivo intervento della polizia e al corretto comportamento della giovane e della sua mamma

L’episodio Nel pomeriggio, come abitualmente succede, la ragazza, che risiede in una zona residenziale nella immediata periferia dell’interland perugino, porta a spasso il suo cane in una area piuttosto isolata di campagna non distante dalla propria abitazione. Incrocia uno sconosciuto, mai notato prima. L’uomo tenta di ‘abbordarla’. Senza perdere tempo in chiacchiere, le propone un rapporto sessuale, lasciandola letteralmente basita. La minorenne corre a casa, distante poche centinaia di metri, e racconta alla mamma l’accaduto.

La chiamata Le due chiamano il 113 fornendo la precisa descrizione dell’uomo, anticipando la loro volontà di uscire di casa e mettersi in auto alla ricerca del presunto molestatore. La polizia ha assicurato che sarebbe a minuti sopraggiunta la Volante più vicina.. Ma nel frattempo ogni comportamento autonomo delle donne è stato scongiurato dagli agenti.   Le donne sono rimaste in contatto con la sala Operativa. Avrebbero al massimo dovuto limitarsi a vedere a distanza gli eventuali spostamenti dell’uomo.

L’epilogo La Volante, al suo arrivo, ha verificato che l’uomo, in bicicletta, le aveva incrociate e si era avvicinato alla loro auto e stava già rincarando la dose. In sostanza, il 46enne stava infatti dicendo alla madre della ragazza che l’offerta appena fatta alla figlia era valida anche per lei. Così, i poliziotti hanno potuto bloccare l’uomo e condurlo in Questura. A suo carico, al termine dei rituali accertamenti, è scattata una denuncia per il reato di molestie. Peraltro nel suo recente passato si è riscontrato che ha compiuto atti osceni in luogo pubblico. La donna, pur consapevole che il reato era procedibile d’ufficio ha voluto comunque recarsi in questura per sporgere denuncia per gli episodi accaduti .

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