di En.Ber.
Non ha voglia di rilasciare dichiarazioni l’avvocato Luca Maori, interdetto dalla professione forense per quattro mesi da un provvedimento del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Perugia. Maori è accusato di favoreggiamento personale in relazione ad un esame del Dna eseguito su un bambino di sei anni, figlio di un suo assistito finito in cella per l’omicidio della moglie nel corso di una lite in casa. Alle 14.55 l’avvocato Maori ha raggiunto il palazzo di giustizia di Perugia in via XIV Settembre: alle 15 è iniziato l’interrogatorio di garanzia al quale ha partecipato il suo avvocato Francesco Falcinelli.
Il faccia a faccia «E’ stato un interrogatorio molto articolato – ha spiegato l’avvocato Falcinelli – durante il quale il mio cliente ha fornito al giudice contributi dirimenti in merito alla ricostruzione della vicenda. Per ragioni di riservatezza non posso rivelare il contenuto dell’interrogatorio ma posso dire che dall’insieme dei dati offerti è emerso chiaramente che egli abbia articolato la propria attività in maniera del tutto legittima, nel perimetro consentito dal mandato difensivo». Per l’avvocato Falcinelli «non sussiste» il reato di favoreggiamento contestato al legale. La difesa ha chiesto la revoca della misura, si attende ora il parere della procura e la decisione del giudice.