di Chiara Fabrizi
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Il gip Daniela Caramico D’Auria ha convalidato l’arresto di Visar Dedja, il 21enne albanese che nella notte tra mercoledì e giovedì ha travolto e ucciso Maria Elena Petruccioli, e su cui pende un’accusa di omicidio volontario, oltre che di rapina aggravata. Disposta anche la misura di custodia cautelare in carcere richiesta dal sostituto procuratore di Spoleto, Mara Pucci, che sarà applicata non appena il giovane starà meglio.
Ancora in coma, slitta l’interrogatorio Le condizioni del giovane di nazionalità albanese, incensurato e regolarmente residente in Italia, restano infatti particolarmente critiche. Lo staff medico del San Matteo degli Infermi, dove Visar Dedja è stato operato ed è tuttora ricoverato, non ha sciolto la prognosi. Il giovane si trova ancora in uno stato di coma indotto e sottoposto a un’intubazione che gli consente la respirazione assistita. Il 21enne accusato di omicidio volontario, dunque, non è assolutamente in condizione di essere ascoltato dagli inquirenti a cui, va detto, potrebbe fornire informazioni utili all’identificazione degli altri due rapinatori del pensionato di Alba Fucens, tuttora ricercati dalla procura di Avezzano che procede per la rapina aggravata.
Attesi risultati esami tossicologici Gli inquirenti sono, invece, in attesa dei risultati degli esami tossicologici eseguiti su Dedja nelle ore immediatamente successive alla tragedia, mentre non è ancora stata disposta l’autopsia sul corpo di Mamli Miklevan, il 28enne di nazionalità albanese che viaggiava al fianco di Dedja. Nessun familiare, almeno fino a lunedì, ha contattato le autorità per la tumulazione del giovane.