di Iv. Por.
«Troppi casi di violenza perpetrata tra le mura domestiche». E’ l’allarme scaturito dal dibattitto dal titolo “La polizia di Stato con le donne”, che si è svolto in occasione dell’8 marzo nella sala del Consiglio provinciale. Presenti il questore di Perugia, Carmelo Gugliotta, la giornalista Erika Pontini, la psicologa Enza Ritacco, la dirigente della divisione Anticrimine Valeria Pagano, la medaglia d’oro al valor civile Alma Petri, la presidente del Consiglio regionale, Donatella Porzi.
Violenze sessuali: un caso a settimana
Il questore ammonisce Il questore ha ribadito il dato di grande rilievo delle violenze domestiche in cui sono le donne quasi sempre le vittime dei loro mariti o compagni. Lo strumento adoperato per arginare il fenomeno è l’«ammonimento», un provvedimento amministrativo che pone la persone sotto minaccia di arresto in caso del ripetersi della condotta violenta.
Violenza fisica e psicologica Nel corso della mattinata, le relatrici hanno parlato poi della loro esperienza personale e professionale. Proiettati anche filmati con interviste a donne vittime di violenza: «Non solo botte – è stato detto – ma molto spesso vessazioni a livello psicologico, una sottomissione da cui è difficile tirarsi fuori proprio perché avviene nel chiuso delle mura domestiche, nel privato della vita familiare». Ma reagire si deve, è stato sottolineato, e denunciare è necessario per permettere alle autorità di intervenire anche per evitare che avvenga l’irreparabile, che la violenza degeneri fino a uccidere.