Un treno Pop

di Danilo Nardoni e Daniele Bovi

Con un valore economico complessivo di 899,3 milioni di euro è stato rinnovato il contratto di servizio 2023-2032 fra Trenitalia (società capofila del polo passeggeri del Gruppo Fs) e Regione, rappresentata dall’Agenzia Umbria Tpl e Mobilità, per la gestione coordinata di tutti i servizi di trasporto pubblico ferroviario regionale. Viene così ridisegnato, come è stato spiegato giovedì nel corso dell’annuncio a Perugia, il futuro del trasporto ferroviario regionale. Ma non solo, visto che il contratto punta a incrementare la qualità e la quantità dei servizi destinati ai pendolari anche nell’ottica di una sempre maggiore integrazione dei servizi tra ferro e gomma.

Le novità Tra i pilastri del contratto – è stato annunciato – ci sono il rinnovo dell’85 per cento della flotta e l’ampliamento dell’affidamento ai servizi sulla rete regionale Terni-Sansepolcro (ex Ferrovia centrale umbra). I miglioramenti attesi dalla gestione diretta da Trenitalia, su questa tratta, sono molteplici: maggior comfort di viaggio e sostenibilità ambientale con i Minuetto elettrici (quattro della Regione e cinque di Trenitalia) che saranno oggetto di restyling e revamping tecnologico, in sostituzione degli attuali mezzi diesel che hanno una vetustà di oltre 30 anni.

Le cifre Gli investimenti totali ammontano a 285,7 milioni di euro, di cui 234,8 a carico di Trenitalia e 50,9 della Regione. Parte di questi – 172,8 milioni – sono dedicati all’acquisto di 13 nuovi treni di ultima generazione (un Pop e dodici Pop 200 che possono viaggiare fino a 200 chilometri orari). Il nuovo contratto prevede anche un incremento dei servizi a partire dal secondo semestre 2024: 120 treni al giorno per 4,2 milioni di treni chilometro l’anno. Numeri destinati a crescere progressivamente nel 2026 e nel 2028, che permetteranno di effettuare a regime 4,56 milioni di treni chilometro.

Servizi Secondo quanto spiegato, dal 2026 in particolare sono previste altre sei coppie di treni lungo la Foligno-Terontola, che si aggiungeranno alle dodici attuali. Alcune settimane di ritardo invece ci sono per la presentazione del progetto della nuova stazione di Collestrada, annunciata da Melasecche per metà febbraio: probabilmente se ne riparlerà a metà marzo. Il costo è di circa dieci milioni (già finanziati) per una stazione che somiglierà a quella a pochi passi dell’ospedale di Perugia. Complessivamente, l’idea è quella di trasformare la tratta fra Ellera e Ponte Pattoli in una sorta di metropolitana di superficie con treni ad alta frequenza.

Il rinnovo A proposito del rinnovo giovedì si è parlato di una «tappa storica» perché definisce per i prossimi dieci anni l’intera gestione di tutto il sistema ferroviario dell’Umbria, Fcu compresa, con un cambio di paradigma che unifica in un solo gestore l’intera rete, con investimenti rilevanti, rinnovo di gran parte del materiale rotabile, il rilancio dell’attrattività turistica grazie al potenziamento del trasporto su ferro e il miglioramento dei collegamenti di area vasta. «Abbiamo concluso velocemente, cosa non scontata per una amministrazione pubblica, un contratto importante» ha affermato la presidente della Regione Donatella Tesei che poi ha aggiunto: «Grandi investimenti stanno interessando l’Umbria per migliorare i servizi e in questi anni ci siamo caratterizzati per essere molto pressanti, per accelerare su un settore in cui la nostra regione doveva recuperare terreno, e quindi ringrazio per l’ascolto Trenitalia con cui abbiamo lavorato insieme per arrivare a questo risultato».

Stabilità Anche per l’amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia Luigi Corradi il contratto «è stato chiuso in tempi record» ma soprattutto «permette stabilità e di arrivare al 2032 cambiando la qualità del servizio». «Prosegue quindi il lavoro di Trenitalia sul trasporto regionale con 25mila persone al giorno servite – ha detto Corradi – e la firma del nuovo contratto di servizio consolida quanto abbiamo realizzato finora sul territorio. Sarà praticamente dimezzata l’età media dei treni che circoleranno nella regione e contribuiremo anche allo sviluppo del trasporto intermodale grazie ai nostri Link che, in connessione con i treni regionali, completano l’offerta. L’Umbria diventa così il primo esempio in Italia in cui il polo passeggeri di Trenitalia integrerà nel modo migliore il servizio su gomma e quello su ferro». Di «giornata storica» ha parlato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Enrico Melasecche, «con una Giunta regionale che guardando al futuro ha voluto ridefinire il trasporto pubblico per i prossimi anni».

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