L'ingresso del rettorato - foto Fabrizio Troccoli

di Ivano Porfiri e Daniele Bovi

Nuovo colpo di scena nell’intricata matassa delle elezioni per il rinnovo degli organi dell’Università di Perugia. Il Tar, con due ordinanze emesse lunedì (una per il ricorso presentato dall’Udu e uno per quello di Alleanza universitaria), sospende i decreti del rettore con cui sono state escluse a metà maggio moltissime liste di Udu e Alleanza universitaria, e le riammette con riserva rinviando all’udienza del 23 ottobre prossimo la discussione di merito. La riammissione, infatti, viene decisa «con riserva della decisione di merito e previa produzione della documentazione mancante entro un termine stabilito dall’Ufficio elettorale centrale, con relativa sospensione dei decreti rettorali d’inammissibilità». Una decisione che sembra facilitare la strada verso quell’accordo tra studenti e Università per arrivare alla convocazione di nuove elezioni studentesche, magari a settembre, con l’apertura delle urne per l’elezione del nuovo rettore poco dopo

L’ordinanza Nell’ordinanza il collegio si esprime in modo chiaro a proposito dei motivi che hanno portato all’esclusione delle liste. A proposito della mancanza di alcuni documenti d’identità ad esempio, la loro assenza «poteva essere sanata – è scritto – dalla stessa commissione elettorale prefiggendo alla ricorrente un termine per la produzione della documentazione mancante onde assicurare la par condicio» tra tutte le liste. Insomma, non era un buon motivo per escludere le liste dalla competizione. Altro punto formale sul quale i giudici dicono la loro, è la mancanza del nome della lista sul frontespizio dei moduli che contengono l’elenco dei candidati e dei sottoscrittori. Un’assenza che «non ne impedisce l’identificazione – scrive il Tar – che rimane sempre possibile tramite il nominativo del delegato di lista».

L’Udu esulta Altri punti da approfondire in seguito sono quelli oggetto della denuncia penale presentata dall’Udu che riguarda, secondo le accuse fatte dalla Sinistra universitaria, altre associazioni che avrebbero presentato liste con tre ore di ritardo e, sempre secondo l’Udu, le rassicurazioni che alcuni membri dell’Ufficio elettorale avrebbero dato alle liste a proposito della possibilità di non compilare integralmente l’epigrafe delle liste dei candidati. Indagini che esulano dai compiti del Tar. L’Udu, che alle 15.30 terrà una conferenza stampa, esulta: «I giudici – dicono in una nota – hanno deciso di fronte ad un’amministrazione universitaria immobile». «Una vittoria su tutta la linea – dice il coordinatore dell’Udu Tiziano Scricciolo – Tutti i motivi formali pretestuosi avanzati dalle altre liste appoggiate dell’università sono svaniti come una bolla di sapone sotto il sole. E’ la vittoria della legalità e delle giustizia sostanziale su un concetto di giustizia formale priva di senso e lontana dai principi democratici».

Ricucire In vista di una possibile soluzione della vicenda, ovvero del già citato accordo tra studenti e rettore per arrivare a nuove elezioni, Scricciolo sostiene che «già da oggi, dopo la nostra vittoria, saremo tutti al lavoro per ricucire i piccoli strappi verificatisi tra gli studenti e l’Amministrazione Universitaria. Oggi – aggiunge – grazie al Tar siamo usciti dall’impasse ma riteniamo che sarebbe stato meglio non arrivare a tutto ciò e sederci veramente ad un tavolo con la reale volontà di fare gli interessi degli studenti; così non è stato ma siamo ancora in tempo; anche per questo l’Unione richiede da oggi un tavolo con il rettore e le altre liste e le prossime rappresentanze dell’Ateneo».