di Marta Rosati
Cambiano in corso d’opera i termini per la presentazione di contributi integrativi al Dup. Rispetto ad una prima scadenza, fissata in 15 giorni, la conferenza dei capigruppo ha rimodulato i tempi: entro giovedì 3 marzo i consiglieri devono presentare gli atti di supporto alla nota di variazione del Documento unico di programmazione dell’ente. Sul tavolo c’è già la proposta del Comitato servizi educativi che è tornato in aula a sorpresa. Il faldone, giovedì pomeriggio, è stato sinteticamente illustrato dall’assessore al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi, discussione e votazione rimandate alla seduta del prossimo 7 marzo.
Il Dup del Comune di Terni «Attraverso la programmazione triennale – ha detto Piacenti D’Ubaldi – la giunta dovrebbe decidere cosa fare, quando farlo e come. In questo processo, l’amministrazione deve poi tener conto di una componente fondamentale che è quella del controllo, per eventuali modifiche in corso d’anno gli strumenti di natura strategica e operativa attraverso gli istituti che noi conosciamo che sono la stesura del Peg (Piano esecutivo di gestione) e le variazioni di bilancio. Ovviamente a partire dal 2016, tutta questa discussione, che sul piano teorico ha un grande valore strategico, ha perso di significato in relazione alla tempistica e ai contenuti dati per effetto del susseguirsi tumultuoso di svariate novità che hanno portato di fatto alla conferenza Stato-città di qualche giorno fa a chiedere alle amministrazioni locali di concentrare tutto in un breve lasso di tempo l’elaborazione dei documenti relativi al bilancio triennale. Il ciclo entrerà a regime pieno dal prossimo anno ma noi da qui a qualche mese dovremmo aver completato il Dup del prossimo triennio».
Comitato servizi educativi comunali Una prima proposta di integrazione al Dup è arrivata, quella del Cosec. I rappresentanti del comitato, a giudicare dalla nota «inviata a sindaco, giunta e consiglieri», si sono concentrati su due aspetti della strategia dettata dall’amministrazione nel grosso faldone elaborato; vale a dire i servizi scolastici ovviamente, in cui rientrano cenni di politiche giovanili, ma anche più in generale i ‘beni comuni’ (concetto per il quale gli attivisti genitori si avvalgono della definizione del giurista Stefano Rodotà e del Nobel per l’economia Elinor Ostrom: ‘Un bene comune è un bene (materiale e immateriale) che impatta sulla qualità della vita di una comunità. Gli stati (regioni e enti locali) devono accordare alla comunità il pieno diritto di gestirlo o cogestirlo, favorendo una gestione comunitaria che comporta un modo di produzione cooperativo e non competitivo’). Il senso ultimo delle modifiche proposte al Dup è proprio racchiuso in questa definizione: il Cosec chiede un coinvolgimento diretto dei cittadini organizzati nelle scelte che dovrà compiere l’amministrazione e, nel caso dei servizi scolastici propone il monitoraggio costante del mantenimento dei requisiti di qualità nel tempo, mediante la costruzione di un sistema di Audit cittadino.
Vittorio Piacenti D’Ubaldi «L’intero processo di programmazione – ha proseguito l’assessore nell’illustrazione del Dup – vede per la giunta una prima scadenza al 30 giugno, poi al 31 luglio col coinvolgimento del consiglio sul tavolo ci saranno assestamento e salvaguardia degli equilibri di bilancio per l’approvazione definitiva del documento contabile entro il 31 dicembre. Nel lavoro di commissione di queste settimane si è insistito molto sulla natura del Dup che non nascondo è una prima sperimentazione che dovrà essere con il tempo perfezionata perché rispondente agli obiettivi imposti dai termini di legge. Il faldone ha una stretta correlazione con le linee di mandato del sindaco che attraverso il Dup saranno nel triennio adeguate annualmente cercando di tradurre via via gli scopi strategici. Il lavoro fatto col collega Armillei dovrà concludersi a breve col supporto dei gruppi consiliari e dei singoli esponenti per andare a definire la nota di variazione del Documento unico di programmazione contestualmente al bilancio di previsione con scadenza fissata al 30 aprile».
Palazzo Spada «La vera sfida che avremo di fronte è rendere tutto compatibile con le esigenze finanziarie che l’amministrazione dovrà affrontare a partire dal 2016, attraverso riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi fino a una visione dell’ente diversa da quella vissuta finora. Ieri abbiamo affrontato il tema dei servizi educativi e della refezione scolastica, prossimo step riguarderà la riduzione complessiva della spesa del personale e dei trasporti come indicato in maniera sintetica nel Dup che resta aperto a sollecitazioni di maggioranza e opposizione. Gli atti d’indirizzo che saranno cioè presentati rispetto alla programmazione faranno da ‘scheletro’ alla nota di variazione del documento stesso e quindi al bilancio».
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