di F.T.
Lavori già svolti, mesi di attesa per i pagamenti e difficoltà a tirare avanti. Dopo tanto penare, dalla cassa depositi e prestiti arrivata un’altra boccata di ossigeno per le imprese ternane. Dopo la prima tranche di giugno, di 9 milioni e 375 mila euro, il comune ha incassato anche la seconda metà dell’anticipazione legata al decreto sblocca crediti. Intanto il vicesindaco Libero Paci annuncia: «Abbiamo già iniziato a pagare i fornitori».
Soldi freschi Dopo quella erogata lo scorso 5 giugno, la seconda tranche è arrivata il 6 novembre e dal comune sono già partiti i primi pagamenti che si concluderanno entro il 6 dicembre. «In meno di un mese – afferma Libero Paci, vicesindaco e assessore al bilancio – riusciremo a saldare gran parte degli arretrati. Già a giugno, grazie al lavoro degli uffici della ragioneria, eravamo riusciti a liquidare le imprese e i fornitori nel giro di pochi giorni (1.471 mandati in totale, ndR). Segno di un’attenzione che ci è stata riconosciuta anche dal ministero del Tesoro».
Come funziona L’erogazione degli anticipi dalla cassa depositi e prestiti – circa 4 miliardi in due anni – è diretta alle amministrazioni , province e comuni, a corto di liquidità. Il tutto si realizza in un prestito che può essere restituito in 30 anni, con interessi collegati al tasso Btp quinquennale. Il meccanismo è aperto a tutte le tipologie di debiti. Oltre alle risorse per investimenti, bloccate dal patto di stabilità, vi rientrano tutti i mancati pagamenti, inclusi quelli verso le società partecipate.
Numeri Nel 2012 il comune di Terni ha effettuato pagamenti per 110 milioni di euro. Una cifra che dovrebbe essere superata nel corso del 2013, visto che ai 105 milioni di mandati già emessi, si aggiungeranno le nuove risorse dello sblocca crediti e altri pagamenti correnti. «In una situazione di difficoltà come questa – spiega Paci -, con i comuni alle prese con i tagli e un patto di stabilità sempre più stringente, abbiamo compiuto uno sforzo eccezionale, immettendo liquidità per 250 milioni di euro nel sistema economico locale».
Bilancio A breve la giunta e il consiglio dovranno licenziare la manovra di assestamento relativa al documento di previsione 2013 approvato a settembre. A pesare sono ancora una volta le incertezze: il bilancio è stato costruito in parte ‘al buio’, attraverso stime e calcoli di massima relativi soprattutto a Imu e trasferimenti dallo Stato. Per gli ultimi la notizia, non buona, è che si prevedono tagli per altri tre milioni di euro, mentre sull’Imu – in particolare per la seconda rata dell’abitazione principale – ad oggi non si hanno ancora elementi certi. Così l’assestamento, alimentato da nuovi tagli alla spesa, finirà per incidere sul bilancio in maniera significativa.