Pioggia, non solo d’acqua, ma anche e soprattutto di proteste sui blocchi alla circolazione. Una ‘schiarita’ arriva dal comune che ha deciso di sospendere il provvedimento per lunedì 22 e martedì 23 dicembre. Ma i commercianti invocano uno stop più ampio: «almeno fino all’Epifania».
Le ragioni della protesta Diversi i motivi che stanno rendendo l’ordinanza indigesta, a cittadini e negozianti: la crisi galoppante, la vicinanza con il Natale (uno dei pochi periodi in cui si possono fare ‘affari’), la mancanza di un piano complessivo della mobilità che rappresenti un’alternativa ai blocchi e l’efficacia del provvedimento in sé.
Coro di ‘no’ I negozianti del centro non le mandano a dire. Voci diverse, ma stessi concetti. Tatiana Puglia (Giota) chiede «un’organizzazione diversa e non in contrasto con chi lavora. Non sono contraria a prescindere a queste misure – spiega – ma attuate in questo modo, sotto il periodo natalizio, rischiano solo di seppellire il commercio in centro, sofferente già di per sé». Alessandro Battaglia (Polidori calzature) si aggiunge al coro di ‘no’: «Attuare una cosa del genere sotto Natale è assurdo. Servirebbe maggiore rispetto per chi lavora».
L’attacco Il malumore serpeggia anche fra i negozianti di largo Villa Glori. Ugo Niri (profumeria Villa Glori) è un fiume in piena: «Questa è l’ultima mazzata, un provvedimento preso da soggetti completamente avulsi dalle problematiche del commercio cittadino. Dire che tutto ciò serve a ridurre l’inquinamento – attacca Niri – equivale ad offendere l’intelligenza delle persone. L’ennesimo ‘no’ all’apertura della Ztl è solo la dimostrazione della volontà di distruggere il piccolo e medio commercio del centro, in favore di una grande distribuzione che è sempre stata accontentata in tutti i modi dalla politica».
«Aprire la Ztl» Eugenio Galluzzi e Martino Costa (caffè Villa Glori) la pensano allo stesso modo e parlano di «iniziativa poco sensata che risolve poco e che crea solo danni. Lo stesso vale per la Ztl – aggiungono – visto che siamo fra le poche città italiane che la tengono chiusa 24 ore su 24. Almeno altre città si sono organizzate con orari flessibili, navette e servizi vari. Qui, invece, niente». All’amministrazione comunale, Marco Arcangeli (Mommoe abbigliamento) chiede di «sospendere l’ordinanza e soprattutto di fare qualcosa per vivacizzare il centro storico, quantomeno sotto il periodo natalizio».
Riflessioni e distinguo Claudia Corpetti (Z Generation) si unisce al coro di proteste e parla di «decisione da rivedere completamente se non si vuole far morire il commercio in centro». Punto di vista condiviso da Manuela Bizzarri (Cavallucci abbigliamento) che però precisa, «sono favorevole a tutto ciò che contribuisce a rendere il centro più vivibile e la città migliore, anche e soprattutto dal punto di vista ambientale. Certo, però, che un provvedimento preso così, a ridosso del Natale, sembra l’ennesima ‘bastonata’ per il commercio cittadino, a vantaggio della grande distribuzione». Manuela Bizzarri dice la sua anche sulla Ztl: «Il centro deve essere dei cittadini e vivibile – spiega -. Non è uno scandalo che le auto non possano entrare, visto che ci sono a disposizione diversi parcheggi ampi e troppo spesso vuoti. In questo senso, attraverso sconti e iniziative, si può fare decisamente di più, educando i cittadini i cittadini ad un uso diverso dell’auto. Un centro non assediato dagli automezzi, dove si può girare liberamente a piedi e con i negozi aperti, può rappresentare un’attrattiva reale anche per chi viene da fuori».
Confartigianato Dopo la dura presa di posizione di Confcommercio, arriva anche quella di Confartigianato Imprese. Secondo il presidente Giuseppe Flamini – numero uno anche della Camera di commercio -, «il blocco va contro ogni strategia di ripresa economica del territorio. Siamo sensibili alle ragioni ambientali – spiega Flamini – ma l’inquinamento è un problema strutturale e non intermittente. In questo periodo l’ordinanza rischia solo di appesantire i problemi, già persistenti, legati alla crisi». Da qui la richiesta di «annullare o quantomeno sospendere l’ordinanza in questione per le prossime settimane, almeno per tutto il periodo delle festività».
M5S Per il Movimento 5 Stelle, «il blocco del traffico, anche totale, deve essere accompagnato da un potenziamento e da politiche che incentivino il trasporto pubblico locale, fino ad arrivare alla gratuità nei periodi di blocco come avvenuto a Parigi. Ad oggi – afferma il consigliere comunale Thomas De Luca – non è possibile pensare ad una strategia di trasporti pubblici agevolati ed efficienti, perchè abbiamo già da tempo svenduto Atc gettandola nel calderone di Umbria Mobilità, poi privatizzata nel silenzio complice di quasi tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione. Esposti, interrogazioni parlamentari, denunce, eventi, non sono serviti a nulla. Alla fine il piano-Lorenzetti è andato in porto, con Bus Italia, che dopo averci privato della nostra azienda pubblica di trasporti, ne ha aumentato le tariffe e tagliato le corse, come ampiamente previsto dal M5S».
Parziale retromarcia Alla fine, qualcosa è accaduto visto che martedì pomeriggio, il sindaco Di Girolamo ha deciso di sospendere l’ordinanza per lunedì 22 e martedì 23 dicembre. «L’annullamento – spiegano dal Comune – si è reso necessario per consentire lo svolgimento della fiera del Campo Boario nella giornata di martedì. Nella circostanza, l’appuntamento settimanale del commercio ambulante è stato anticipato di un giorno perché la questura non ha ritenuto opportuna la concomitanza tra il mercato e la partita interna della Ternana. La sospensione dell’ordinanza è stata estesa anche al lunedì in quanto la normativa regionale sull’inquinamento da traffico veicolare prevede che i giorni di blocco debbano essere due consecutivi. L’ordinanza rientrerà regolarmente in funzione il 29 e 30 dicembre». Commercianti, quindi, solo parzialmente soddisfatti. Anche se, come osserva uno di loro, «puntiamo ad una sospensione più ampia, almeno fino all’Epifania. Visto che i saldi partiranno proprio il 3 gennaio».