Palazzo Spada, sede del Comune di Terni (Foto Rosati)

Nasce l’Unione civica per Terni, l’insieme delle quattro liste che alle ultime elezioni amministrative hanno sostenuto la candidatura del sindaco Leopoldo Di Girolamo. Terni Dinamica, Progetto Terni, Terni Oltre, Il Giacinto così decidono di unirsi in un unico soggetto. Il 7 maggio prossimo convocati gli stati generali. La novità arriva dopo che nei giorni scorsi le stesse liste avevano rotto con la giunta del sindaco Di Girolamo, criticandola ampiamente e togliendo di fatto il proprio appoggio all’azione amministrativa.

L’assemblea costituente «L’iniziativa – si legge in una nota – ha come obiettivo quello di unire le idee delle liste e dei movimenti civici in un unico movimento, con lo scopo prioritario di difendere gli interessi di Terni e dei cittadini ternani». Nel corso dell’assemblea, alla quale hanno partecipato oltre cinquanta delegati, sono stati presentati il logo e lo statuto, delineati il programma e le modalità operative.

Gli obiettivi «E’ necessario riconsiderare radicalmente i rapporti tra Terni e gli altri livelli istituzionali, aprendo di fatto un conflitto di lunga durata nel merito di ogni decisione riguardante la nostra città, vista la incapacità e la evidente debolezza  di coloro che in questi anni  avrebbero dovuto farlo nelle opportune sedi locali, regionali e nazionali. Si andranno ad attivare tutti quei progetti e quelle misure necessarie per riproporre ai cittadini ternani una nuova esperienza sociale e politica in grado di attrarre nuove energie e idee».

Il programma Nei piani del nuovo soggetto c’è «un vero rinnovamento,  passione, nuove idee e coraggio nelle scelte nei settori maggiormente critici, dalla difesa della sicurezza fisica dei cittadini alla tutela dell’ambiente, dal riconoscimento del ruolo e della stessa dignità della città sempre più discriminata, alla valorizzazione delle ricchezze naturali, umane e produttive che possiede, fino alla fine dello smantellamento e trasferimento di importanti centri  di governo e di direzione verso Perugia e altre città dell’Umbria».

Filosofia neoidentitaria «E’ necessario – prosegue la nota – porre una questione culturale ‘noi e gli altri’, rompere gli schemi di una ipocrita e inaccettabile subalternità politica e amministrativa con una nuova filosofia ‘neo identitaria’ che con una sorta di ‘egoismo civico’ vada a costruire una nuova visione strategica della città e sostenere i cittadini più in difficoltà. Compiere un percorso che ricordi chi siamo, cosa abbiamo dato allo sviluppo sociale ed economico di tutta l’Italia e dove possiamo andare. Condizione, quest’ultima, fondamentale per rilanciare un rinnovato sviluppo economico, una nuova coesione sociale  per riannodare un rapporto di fiducia fra cittadini e chi dovrebbe rappresentarli. Tutti i cittadini, di qualsiasi orientamento politico o appartenenza possono partecipare, secondo il principio anglosassone: prima sostengo chi difende la mia città, dove sono i miei interessi e la mia vita, poi per il governo nazionale voto chi voglio o chi meglio rappresenta le mie idee».