La conferenza stampa di 'Satisfaction'

di Francesca Mancosu

Tutta la verità, nient’altro che la verità sulla gestione del Centro arti opificio Siri. Sì, insomma, il Caos. Firmato ‘Indisciplinarte’. Il nuovo episodio della saga che ormai dal 2009 riempie le pagine dei quotidiani locali ad ogni pie’ sospinto, è andato in scena mercoledì mattina nelle sale del museo De Felice, al termine della conferenza stampa di presentazione del progetto espositivo ‘Satisfaction – 4 artisti 4 intuizioni 4 mostre’, che prenderà il via il prossimo dicembre. Un incontro con i giornalisti, quindi, che è stato l’occasione per togliersi qualche sassolino della scarpa e fornire cifre e dati su quattro anni di attività, specie dopo le ennesime accuse lanciate da alcuni cittadini ed imprenditori durante il ‘funerale della democrazia’ dello scorso 9 dicembre.

Bando di gara trasparente Come noto, la gestione del Caos da parte di un’associazione temporanea di imprese (costituita da Indisciplinarte, Civita, Sistema museo, le cooperative Actl e Alis, Silvana editoriale; ndr) è in piedi dal 2009 e terminerà ufficialmente il 30 aprile 2014, con l’indizione di un nuovo bando di gara europeo di evidenza pubblica attualmente in via di definizione, come confermato anche dall’assessore alla cultura, Simone Guerra. Non c’è stato «nessun affidamento diretto, come paventato da molti, ma una normale gara d’appalto a cui ha partecipato anche l’Ati capeggiata da Arethusa srl – ha ricordato Linda Di Pietro – esclusa per mancanza di idonee referenze bancarie e di altri requisiti, come i titoli di studio e professionali dei responsabili della prestazione dei servizi, l’organizzazione di mostre e la pubblicazione di cataloghi d’arte secondo le modalità indicate».

Quanto (ci) costa? Uno dei punti più dibattuti è stato quello sull’ammontare della gestione di tutto il complesso – che oltre al Caos e al teatro Secci comprende anche il sito archeologico di Carsulae, il museo paleontologico e l’anfiteatro romano – alla luce della revisione dell’appalto disposta nel novembre 2011 dopo la chiusura del Verdi e lo scorporo di Palazzo Primavera, riaffidato direttamente al Comune. Cifra che nel 2009 era pari a 719mila euro netti e che ora tocca i 605mila e qualche spicciolo, sempre nettu. Di questo importo, come tiene ancora a puntualizzare Indisciplinarte «solo 300mila euro vanno al Caos, pari al 35% del fabbisogno della struttura fra utenze, manutenzioni, investimenti, personale, organizzazione eventi e compenso del responsabile della sicurezza (alias Massimo Mancini, per una cifra mensile netta di 1.090 euro, come da lui stesso dichiarato). Il resto dei circa 850mila complessivi che ci servono ogni anno per gestirlo vengono da altri bandi europei, fondi ministeriali e regionali, progetti speciali con ambasciate straniere presenti in Italia, sponsor privati e affitto degli spazi per iniziative, nei giorni in cui non sono riservati all’utilizzo gratuito del Comune (150 solo per il Secci)».

I dati sugli accessi Chiarezza è stata fatta anche sulle presenze registrate dal Caos nell’ultimo anno, fra mostre, festival, spettacoli ed altri eventi. «La media – ha ricordato Massimo Mancini – è stata sui 9mila ingressi al mese. Solo la parte espositiva ha registrato 10mila accessi annui, mentre la vecchia pinacoteca comunale un tempo allestita a palazzo Gazzoli ne faceva 1200. Certo, considerando che i residenti ternani non pagano, non abbiamo grosse entrate dallo sbigliettamento, ma solo qualcosa dalla vendita di cataloghi».

Il nuovo appalto In attesa che il Comune pubblichi il bando di gestione di tutto il sistema ‘culturale’ cittadino, Indisciplinarte annuncia la volontà di proseguire l’esperienza e di partecipare alla nuova gara. Su questo fronte, l’assessore Guerra, intervenuto alla fine dell’incontro, ha ribadito che «in Giunta è in atto una riflessione politica sulla questione: si stanno vagliando tutte le alternative, da una gestione diretta del Comune all’affidamento a privati – tramite appalto pubblico, ovviamente – ma forse con una riduzione dei servizi e conseguentemente dei costi complessivi dell’operazione».

Bando per gli spettacoli Restando in tema di bandi, Indisciplinarte ha poi detto di voler partecipare anche al ‘bando per la concessione di contributi finalizzati al sostegno di programmi nel settore dello spettacolo per l’anno 2013’ pubblicato sul sito comunale martedì, per un ammontare complessivo di 90mila euro. Bando al quale «possono partecipare le associazioni senza scopo di lucro che nel 2013 hanno realizzato o dovranno realizzare iniziative di spettacolo» e che, come sostenuto ancora dall’assessore Guerra risponderanno alle caratteristiche di «alta innovazione, promozione dei giovani artisti, durata del programma, attendibilità del quadro economico e capacità realizzativa». Anche in questo caso, ogni malizia è stata rispedita al mittente dallo stesso assessore «Non vogliamo favorire nessuno: le caratteristiche previste sono gli stessi dei bandi analoghi presentati negli scorsi anni, e d’altronde la ‘vocazione alla contemporaneità’ fa parte delle linee di indirizzo dell’amministrazione Di Girolamo fin dal suo insediamento».

Satisfaction  In chiusura, la mostra presentata mercoledì mattina: ‘Satisfaction – 4 artisti 4 intuizioni 4 mostre’, un ciclo di quattro personali di Laura Giardino (Milano), Ester Grossi (Bologna), Andrea Abbatangelo (Terni), Roberto Pugliese (Napoli), che a partire da dicembre 2013 fino ad aprile 2014 presenteranno i loro lavori presso il Caos di Terni, nella Project room, lo spazio espositivo dedicato a Adriano Ronchini. Ad inaugurare il percorso espositivo, il 20 dicembre, sarà Laura Giardino con ‘Vertigine’, per la prima volta esposta in Umbria.