L'intervento è stato eseguito al Santa Maria di Terni

di F.T.

«Si è aperta una nuova frontiera, una nuova porta. Ora bisognerà attendere per capire cosa ci riserverà». Questo il pensiero del dottor Sandro Carletti, direttore del dipartimento di Neurochirurgia del Santa Maria di Terni, dopo lo straordinario intervento eseguito nell’ospedale cittadino. Per la prima volta al mondo sono state impiantate cellule staminali nel cervello di un paziente 31 enne affetto da Sla (sclerosi laterale amiotrofica).

Intervento eseguito lunedì Lo studio viene definito «senza finalità terapeutiche». Ma le attese ci sono. L’intervento è stato eseguito lunedì mattina, utilizzando cellule staminali prelevate da un feto deceduto per cause naturali. L’équipe chirurgica del dottor Carletti fa parte di un team multidisciplinare guidato dal professor Angelo Vescovi, direttore della banca delle staminali cerebrali di Terni. Lungo e intenso il lavoro di preparazione, durato ben tre anni, con simulazioni e contatti diretti con un altro dei massimi esperti mondiali in materia: il dottor Nicholas Boulis della Emory University di Atlanta.

Altri 17 pazienti «Ora ci sono altri 17 pazienti pronti ad essere sottoposti a questa operazione – spiega il dottor Carletti – con una cadenza che dovrebbe essere pressoché mensile. Il prossimo intervento dovrebbe avvenire a fine luglio: il secondo paziente è stato già reclutato dal centro di Padova, che insieme a quello di Novara e Terni cura la selezione. Tutti gli interventi verranno eseguiti a Terni».

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