di Massimo Colonna
Da lunedì mattina circolano tra i corridoi di palazzo Spada le nuove nomine del sindaco Di Girolamo per il modello organizzativo: se qualcuno si aspettava un giro di valzer tra le varie dirigenze è rimasto deluso, visto che il primo cittadino ha invertito gli incarichi a due posizioni, quella della Farinellli che passa agli Affari Generali e quella di Vista, che va al Personale. Le nomine non sono ancora ufficiali: lo diventeranno a stretto giro di posta.
I cambi Mentre nella sala di maggioranza di palazzo Spada lunedì mattina era in programma una nuova seduta della terza commissione per chiedere alla giunta una accelerazione proprio sul nuovo modello organizzativo impostato dalla delibera dell’assessore al Personale Cristhia Falchetti Ballerani, è arrivata la notizia delle nuove nomine del sindaco. Di fatto, mentre sindacati e opposizione di Palazzo Spada, ma anche una parte della maggioranza, chiedeva un ricambio e una rotazione nelle varie caselle, il sindaco ha invertito due posti: Vincenza Farinelli passa dal Personale agli Affari generali, percorso inverso per Francesco Saverio Vista.
Malumori Soltanto due cambi dunque: decisione questa che ha andrà a creare malumori in Comune visto che nei giorni scorsi da più parti, sindacati, consiglieri di maggioranza e di opposizione, avevano chiesto una rotazione ampia dei dirigenti anche in virtù del nuovo modello organizzativo. Rotazione che di fatto, con le nuove nomine, è ridotta al minimo.
L’atto della commissione A chiedere maggiore rotazione nei dirigenti nelle ultime ore è stata in particolare la terza commissione consigliare, che si è riunita anche lunedì mattina con l’obiettivo di preparare un atto di indirizzo rivolto al sindaco e alla giunta per stringere i tempi sull’ammodernamento della macchina comunale. Il documento, che poi sarà inserito all’ordine del giorno dei prossimi consigli comunali, parla di «criteri di rotazione, valutazione delle capacità effettive, mettendo al centro il principio meritocratico misurato tramite obiettivi dichiarati ex ante e verifica dei risultati ex post, ed una reale e concreta riorganizzazione basata sull’iniziale accorpamento di settori complementari, favorendo il rispetto del disegno complessivo generale, verificare i risultati e presentare alla apposita commissione consiliare, gli stessi con cadenza semestrale».
I maxi dirigenti Nell’atto, firmato da Enrico Melasecche della lista civica I Love Terni, Michele Pennoni e Sandro Piermatti del Partito democratico, Thomas De Luca del Movimento Cinque Stelle e Francesco Ferranti di Forza Italia, si parla anche della nuova organizzazione delle dirigenze: «durante questo periodo in cui non è stata applicata la riforma della macchina – si legge nel testo – sarebbero sopraggiunte delle ‘mutate condizioni organizzative interne alle direzioni’ di cui non è nota l’origine ma solo le conseguenze che, di fatto, hanno portato a modifica sostanziale di una sola delle quattro macro-aree, segnatamente del dipartimento ‘Qualità urbana e del paesaggio’, di cui sono state ridotte le 4 competenze e sopratutto ridotto il personale, con circa 30 unità in meno, mentre viene introdotto un ‘Progetto speciale dipartimentale riqualificazione del territorio e sistemi urbani’, a cui vengono assegnate 29 unità di personale».
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