La sede della Provincia di Terni (foto F.Troccoli)

Il Movimento 5 Stelle di Terni si fa portavoce di una denuncia relativa alle politiche formative riguardanti i voucher Garanzia Giovani, misure per il lavoro della Provincia di Terni. A protestare sono dieci agenzie di formazione del ternano che sostengono la presenza di irregolarità nell’assegnazione dei voucher, che andrebbero solo e sempre ad altre agenzie della provincia.

Protesta Garanzia Giovani La denuncia scritta era stata sporta dalle dieci agenzie di formazione dell’Umbria meridionale alla fine di aprile 2015. Nell’esposto, le agenzie sottopongono per iscritto il ripetersi di alcune gravi anomalie in tema di assegnazione dei voucher, inoltrando il rapporto al presidente della Provincia, al dirigente del servizio Lavoro e all’Ufficio vigilanza dell’Ente. Oggi il Movimento 5 Stelle, con una nota a firma di Andrea Liberati e Federico Pasculli, dichiara di voler andare avanti a sostegno delle agenzie per fare luce sulla situazione.

Le accuse «Quel che le dieci agenzie intendono rappresentare – continua il comunicato – è un fatto gravissimo che, secondo gli istanti, non è certo nuovo, ma prosegue da anni.Infatti, stando allo scritto, tali anomalie si sono verificate anche nei precedenti bandi, riferiti sia a disoccupati che cassaintegrati, anomalie già segnalate in passato, senza che accadesse mai alcunché». La denuncia riguarda il fatto che, stando a quanto dichiarano le agenzie con denuncia scritta, l’assegnazione dei voucher sarebbe affidata soltanto ad alcune agenzie, escludendo tutte le altre. Sempre secondo i denuncianti, gli utenti sarebbero contattati telefonicamente al loro numero privato di cellulare da specifiche agenzie di formazione anche in assenza di rapporti pregressi tra le persone in cerca di lavoro e le ditte citate, episodi che, dicono, sono stati più e più volte reiterati negli anni nei confronti di molti disoccupati.

Di Girolamo e Finanza «Nell’attesa – concludono i 5 Stelle – che il presidente della Provincia, Leopoldo di Girolamo, si svegli dal proprio patologico torpore, viste le denunce più volte inoltrate all’Ente, chiediamo con questo comunicato e via pec che la Guardia di Finanza si attivi immediatamente per individuare e sanzionare i responsabili di uno scandalo che potrebbe esser molto più grande di quanto al momento immaginiamo».

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