Palazzo Catucci

di Noemi Matteucci

È la seconda tappa del ‘ciclo di appuntamenti’ organizzati dal Comune di Terni sugli spazi destinati al tema delle imprese culturali creative. Dopo la prima giornata di lavoro tenutasi lo scorso 24 gennaio negli impianti degli ex stabilimenti elettrochimici a Papigno, venerdì 5 giugno la discussione riprende a Collescipoli, presso il chiostro di Santa Cecilia. All’ordine del giorno, una nuova discussione dei temi del riuso e dello sviluppo dei siti dismessi o non più utilizzati e tavoli di lavoro per approfondimenti e proposte.

Il programma La mattinata inizierà con la registrazione dei partecipanti a partire dalle ore 9.30, con avvio lavori alle 10 effettuato dal sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo. A seguire, intervento ‘Collescipoli borgo creativo’ dell’assessore alla Cultura Giorgio Armillei, intervento ‘Borghi storici e qualità urbana. Temi e caratteri di intervento’ dell’assessore all’Urbanistica Francesco Andreani e per concludere il punto di vista del Comune, intervento ‘Borghi storici e turismo culturale’ dell’assessore al Turismo Daniela Tedeschi. Dalle 11.15 alle 11.30 Mario Ciampà, architetto, musicologo e direttore del Roma Jazz Festival parlerà di ‘Da Roma a Collescipoli: il jazz protagonista’. Dopo il coffee break ci sarà spazio per gli interventi dei partecipanti e per una visita guidata al borgo di Collescipoli, mentre dalle 16 alle 18 sarà il momento della discussione con tre tavoli tematici di lavoro per Papigno su industrie culturali e creative, archeologia industriale e sport ambientali.

Assessore Armillei «Quello del 5 giugno – spiega l’assessore Armillei –  è il secondo appuntamento dei quattro previsti entro inizio del 2016 sul riuso dei siti per l’industria culturale e creativa. Lo svolgeremo a Collescipoli per due motivi: valorizzare gli spazi a disposizione a Collescipoli, di cui non abbiamo ancora stabilito definito un’utilizzo, come palazzo Catucci, che ospitava il corso di laurea in Economia aziendale, e il chiostro di Santa Cecilia, aperto al momento solo per il Jazzit Fest di giugno: il nostro disegno – aggiunge l’assessore – è di trovare metodi di implementazione futura per spazi come questi all’interno della strategia dell’impresa culturale creativa».

Tavoli tematici Armillei spiega anche lo scopo degli approfondimenti del pomeriggio: «I tavoli tematici -dice- servono a proseguire la discussione sul sito di Papigno che abbiamo iniziato con il primo open day di gennaio scorso. Con essi, il Comune intende fare un passo avanti sui tre assi portanti dell’ex stabilimento elettrochimico: gli sport ambientali, il sistema del cinema e il recupero ai fini della tutela del patrimonio di archeologia industriale che il sito rappresenta». L’evento era stato anche criticato dai residenti della zona.

Prossimi Open Day La macchina degli open day non si ferma: nei prossimi mesi sono previsti infatti altre due giornate di lavoro per poi arrivare a una conclusione e implementazione delle proposte fatte. «A settembre dice ancora Armillei- è previsto un terzo appuntamento sulle industrie creative dedicato all’ex Centro Multimediale, nello specifico agli ex impianti del Videocentro che non sono stati affittati dal Comune alla Regione per uso ufficio, quella parte dei teatri di posa rimasta in gestione all’amministrazione e di cui bisogna progettare un rilancio. L’ultimo appuntamento -spiega ancora l’assessore- sarà invece programmato per fine 2015-inizio 2016 e intende trattare il progetto ‘Città Giardino quartiere creativo’, già avviato dall’amministrazione precedente, per riprenderlo e comprenderne gli eventuali sviluppi. Al termine dei quattro open day -conclude Armillei – capiremo in che modo realizzare le proposte operative e quali strumenti utilizzare per farlo, sempre congiuntamente alle risorse finanziarie disponibili nel quadro di programmazione europea 2014-2020».

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