La foto di Alan Juniper a Lacugnana

di Ivano Porfiri

La storia di “Alano” ha commosso tanti e in redazione a Umbria24 sono arrivati molti messaggi di persone disposte ad aiutare Stephenie, la donna inglese che vuole ricostruire la storia di suo padre nei suoi 16 mesi a Perugia e dintorni tra il 1944 e il ’45. Mesi difficili, segnati dalla malattia scaturita dal trauma della guerra, ma anche arricchiti dall’amore di una comunità di contadini – quella tra Ellera e Lacugnano – che ha accolto e protetto Alan Juniper. Oggi l’ex soldato disertore, che partecipò alla Liberazione di Perugia, ha 97 anni e Stephenie si è rivolta a noi per rintracciare quelle persone attraverso una foto in bianco e nero.

La foto e i volti degli amici di “Alano”

Aiutiamo Stephenie Un’idea un po’ folle, ma che ha subito fatto partire una mobilitazione spontanea. Il primo a contattare la nostra redazione è stato John Goodall. «Buongiorno – ha scritto in un messaggio – ho letto l’appello della signora inglese relativa al padre durante la seconda guerra mondiale. Potrei avere delle informazioni e vorrei contattarla. I miei recapiti sono…». La ua, come anche tutte le altre segnalazioni sono state, ovviamente, trasmesse a Stephenie.

«Quelli sono mamma e papà» La testimonianza più preziosa è arrivata da due fratelli. «Egregio direttore – scrive Giuliano Belfiori – io abito a Lacugnano e sono nato nel ’48. Nella foto del soldato Alan ho riconosciuto mio padre, mia madre e mia nonna seduti al tavolo. I miei genitori allora avevano 23 e 22 anni ed erano fidanzati. Sono all’estero fino al 13 settembre, se potessi essere utile alla figlia ne sarei felice». Giuliano ricorda di aver sentito parlare del soldato. «Mia madre mi parlò di Alan o “Alano”, per me e mia sorella è stato emozionante, l’altro mio fratello lo sto avvertendo».

«Non si parlava della guerra» A Giuliano, è seguita la testimonianza della sorella Rita. «Ho perfettamente riconosciuto i miei genitori e la mia nonna (dietro il tavolo e a lato) – racconta -. Mio padre, Orlando Belfiori, con la camicia bianca, mia madre al suo fianco Gardenia Gasperini e mia nonna Adele Fiorentini. Purtroppo mio padre non ha mai voluto raccontarmi niente né della guerra che ha combattuto nella ex Iugoslavia, né di ciò che è accaduto in quegli anni nella nostra città. Ora non ci sono più…e la memoria dei fatti si è perduta e così purtroppo non posso aiutare la figlia del signor Alan, anche volendo. Mi ha fatto molto piacere vedere la foto pubblicata e sono certa che, conoscendo la generosità dei miei genitori, abbiano di certo fatto tutto il possibile per aiutare il “soldato inglese” in difficoltà. Un grande ringraziamento e un abbraccio affettuoso a Stephenie».

Tutti ricordano Alan Poi però a Rita viene in mente una possibilità, chiedere alla zia, che oggi ha 84 anni e vive ancora a Lacugnano. «L’ho contattata – riferisce poi – e ha detto di conoscere una signora, Viviana Batani, che è ancora viva. Tutti gli anziani si ricordano di “Alano” a Lacugnano….volendo, credo, Stephenie potrà rintracciare la sua storia. Se ha bisogno di informazioni ulteriori la metterò in contatto con la zia».

Stephenie: «Grazie a tutti» In effetti, Stephenie aveva raccontato di essere in contatto con la famiglia Batani, conosciuta nel 1960, ma di voler risalire ad altri amici di suo padre. La donna è rimasta molto colpita dalle risposte al suo appello. «Non so cosa dire, è stato meraviglioso leggere i messaggi dopo la pubblicazione dell’articolo con la foto. Credo di aver conosciuto i genitori di Rita quando ero piccola e magari anche lei, forse abbiamo giocato insieme da bambine. L’Italia è stata una grande parte della mia vita e lo rimane ancora. Vi farò sapere se riuscirò ad avere altri contatti. Mille grazie per l’aiuto».

Info Se qualcuno, leggendo questo appello, potesse aiutare Stephenie può contattarla alla mail stephenie.s@ntlworld.com oppure attraverso Umbria24 scrivendo a direttore@umbria24.it o ai nostri account Twitter e Facebook.

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