di Mar. Ros.
I consiglieri dem incalzano la giunta sui lavori di messa in sicurezza del territorio ternano dal rischio idrogeologico e sui lavori in corso nell’asse viario della E45 nel tratto tra Terni e Sangemini. Sandro Piccinini nel question time di lunedì ha chiesto all’assessore ai lavori pubblici lo stato dell’arte rispetto agli interventi a tutela del suolo comunale. Stefano Bucari: «Molto è stato già fatto, entro l’anno due grandi cantieri saranno aperti nell’area della Cascata e sulle sponde del Velino. Il ministero ha finanziato lavori per 4 milioni di euro». Fabio Narciso e Valeria Masiello hanno invece interrogato il sindaco sull’andamento dei lavori lungo il Rato. Leopoldo Di Girolamo: «Anas garantisce termine dei lavori entro il 31 marzo prossimo».
Bucari «Nel Piano di assetto idrogeologico sono state individuate e classificate le zone a rischio idraulico e idrogeologico, inserite nella Carta delle aree esondabili del Piano regolatore. Già a Maratta – precisa l’assessore – il Consorzio di bonifica Tevere-Nera ha effettuato degli interventi di messa in sicurezza e sta procedendo anche in questi giorni con i lavori finanziati con fondi del Ministero dell’ambiente. La giunta regionale ha individuato come zone a rischio l’area a monte della Cascata delle Marmore e nelle aree più depresse della valle del Nera; tra queste anche le zone interessate dai fossi di Collescipoli e Stroncone, sul quale sono in corso altri lavori da parte del Consorzio, che gestisce la ripartizione dei fondi ministeriali tramite commissario straordinario».
Terni città «In vocabolo Sabbione, via degli artigiani e vocabolo Pantano, così come in via Maestri del lavoro, dove le criticità derivano dalle acque meteoriche – ha detto ancora Bucari – il Comune ha già eseguito interventi di diversa natura finalizzati alla messa in sicurezza delle attività produttive dal rischio idrogeologico. Sui fossi di Valenza e Papigno abbiamo richiesto al Consorzio Tevere-Nera di intervenire in maniera strutturale ma non risultano zone soggettabili ad allagamenti, ci sono poi altre zone della città come ad esempio via Bramante e via Proietti Divi che necessitano lavori più accurati. Per queste, come per altre, abbiamo già inserito fondi nel Piano triennale opere pubbliche 2015-17».
Cascata delle Marmore Il consigliere Piccinini ha insistito, con una seconda interrogazione, sugli interventi previsti per il sito naturalistico. «Stiamo usufruendo di tutti i fondi ministeriali disponibili per mettere in sicurezza la città dal rischio idrogeologico – ha detto Bucari. Esiste da 2010 un Accordo di programma quadro tra Regione Umbria e ministero dell’Ambiente proprio per finanziare gli interventi di questa natura. Nell’ambito del documento sottoscritto, il Comune di Terni è stato attivo nella progettazione a difesa del suolo, ottenendo un finanziamento di 4 milioni di euro. In particolare, per l’area della Cascata delle Marmore sono stati avviati due lotti funzionali di un milione ciascuno per la messa in sicurezza della sinistra idraulica del fiume Velino e della rupe del salto più alto d’Europa».
I cantieri «Per entrambi – ha precisato l’assessore – è stata espletata la gara entro i termini prefissati e sono stati assegnati i lavori con procedura di appalto integrato complesso, quindi nel 2016 saranno aperti due grandi cantieri. Altri 2 milioni saranno investiti sempre nella zona della Cascata e in località Ponte del toro. Ci siamo inoltre attivati per la nuova programmazione comunale a difesa del suolo e tutela dal rischio idrogeologico, nell’ambito del piano nazionale 2015-20. Questo prevede interventi da finanziare per 7 milioni e 996 mila euro».
Sicurezza stradale Sul tavolo della giunta anche i lavori lungo la E 45: «Da novembre – ha detto il primo cittadino rispondendo a Narciso e Masiello – è aperto un cantiere per manutenzione e adeguamento stradale sul viadotto Selciata, Anas ha disposto il rifacimento di tutte le barriere laterali di contenimento, la soletta e i cordoli del viadotto per ragioni di sicurezza, un intervento di circa un milione e mezzo di euro. Visti i disagi per gli automobilisti, le lunghe code che si generano e l’andamento non così veloce delle fasi di realizzazione dell’opera, non il Comune ma in questo caso la Provincia ha già sollecitato l’Anas ad accelerare, al fine di rispettare i tempi di consegna previsti. Il gestore della rete stradale e autostradale ha assicurato il rispetto delle scadenze, i lavori termineranno dunque entro il 31 marzo».
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