La cerimonia

È stato Brunello Cucinelli, l’amico di una vita, suo tifoso ai tempi del «Perugia dei miracoli», e poi suo socio in affari, a voler onorare la memoria di Antonio Ceccarini, il «Tigre», morto lo scorso agosto. Cucinelli ha consegnato domenica pomeriggio ai familiari il premio dedicatogli dalla sua città natale, Sant’Angelo in Vado. L’imprenditore, che era in compagnia di altri amici storici del «Tigre», e tra questi Pino Roma, ha consegnato il «Tartufo d’oro» alla moglie Grazia e ai figli Matteo e Gaia, nella piazza principale di Sant’Angelo in Vado, gremita di gente. Il riconoscimento, attribuito ogni anno a esponenti del mondo dello spettacolo, della cultura e dell’imprenditoria, per la prima volta è stato assegnato alla memoria di un personaggio scomparso. Nella motivazione è stato sottolineato l’attaccamento di Ceccarini alla sua terra, anche e soprattutto quando era all’apice della popolarità e veniva considerato dalla critica sportiva uno dei migliori difensori del calcio italiano, ai tempi del «Perugia dei miracoli».

La cerimonia Di più: Ceccarini proprio in segno di riconoscenza verso la sua cittadina, si adoperò perché la squadra dell’imbattibilità in campionato venisse premiata con il «Tartufo d’oro». Momenti di commozione quando sul palco ha preso la parola la signora Grazia per ringraziare «quanti hanno voluto ricordare Antonio in un modo che a lui sarebbe piaciuto molto, nella sua vita ha amato molto il calcio e l’attività imprenditoriale che ha svolto fino a poche settimane prima di lasciarci». Espressioni di riconoscenza sono state rivolte allo stesso Cucinelli («ci è stato sempre vicino durante il periodo della malattia») e a quanti nello stadio di Perugia hanno voluto testimoniare il loro apprezzamento per chi ha dato tutto per onorare la maglia. Anche Barbara De Rossi e Mogol, che figuravano tra i premiati, hanno voluto abbracciare i familiari di Antonio Ceccarini.