Salve le borse di studio dei medici specializzandi (foto F.Troccoli)

di D.B.

Dopo la protesta dei medici specializzandi il Parlamento fa marcia indietro: niente più tassazione Irpef sulle borse di studio che avrebbe sottratto ogni mese 300 euro su poco meno di 1.800. A cancellare il provvedimento contro il quale gli specializzandi hanno indetto uno sciopero dalle 8 di lunedì alle 20 di martedì quando, alle 11, si terrà comunque la manifestazione di protesta sotto la Camera, è stata la Commissione Finanze della Camera. Una decisione che ha unito destra e sinistra e presa grazie a un emendamento al decreto fiscale che verrà discusso proprio martedì. Salvo sorprese in Aula quindi il provvedimento è cancellato. La nuova tassazione sarebbe stata un colpo che avrebbe messo a rischio i bilanci delle famiglie. Sì perché come spiegano alcuni dei medici che lunedì mattina, a Perugia, si sono riuniti in assemblea, sono in molti ad avere già famiglia e a essersi sobbarcati rate e mutui.

Stipendi e tutele Ad oggi gli importi guadagnati dagli specializzandi sono esentati dal pagamento delle tasse anche se «il contratto dei medici – osserva l’Associazione medici specializzandi in una nota – prevede già numerose ritenute (previdenziali e universitarie) ed il compenso economico, nettamente inferiore alla media europea, rappresenta un contributo all’esclusività che viene chiesta al medico per tutta la durata del corso di formazione specialistica (cinque anni, ndr). Allo stesso tempo il contratto di formazione specialistica rimane privo di alcuni diritti essenziali che un normale rapporto di lavoro dovrebbe comprendere».

Sciopero e manifestazione Come detto da lunedì mattina alle 8 gli specializzandi sono entrati in sciopero, che durerà fino alle 20 di martedì. Secondo quanto comunicato dall’Associazione la mobilitazione indetta da Federspecializzandi e Sigm ha raggiunto nelle due aziende ospedaliere della regione il 95% di adesione. Nel corso dell’assemblea di lunedì a Perugia sul piatto sono state messi anche altri problemi attinenti alle condizioni di lavoro. Al momento infatti agli specializzandi non vengono garantite sorveglianza sanitaria e patrocinio legale.

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