Il logo di Banca Etruria

Un «congruo fondo finanziario per agevolare quei risparmiatori che vorranno intraprendere azioni legali a tutela dei propri legittimi diritti». Lunedì nel corso della seduta della giunta regionale si è discusso della crisi di Banca Etruria, Banca Marche, Cariferrara e Carichieti, con palazzo Donini che ha deciso di dare vita a un fondo «per agevolare e assistere i risparmiatori che dovranno intraprendere azioni legali per tutelare quei risparmiatori che sono rimasti coinvolti». Al momento non si conosce la cifra che verrà messa a disposizione, anche se in una nota la presidente della Regione Catiuscia Marini assicura che «nella prossima manovra di approvazione del bilancio regionale 2016, prevederemo una norma e un congruo fondo». «Il fondo che sarà istituito – ha detto ancora – sarà destinato alla compartecipazione alle spese legali sostenute dai singoli soggetti, tenendo conto, nella ripartizione dei contributi, dei redditi, calcolati attraverso i valori Isee».

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Attenzione «A seguito delle recenti vicende che hanno coinvolto queste quattro banche – ha proseguito Marini – molti obbligazionisti umbri ha perso tutti o gran parte dei propri investimenti. Il Governo italiano, con molta tempestività ha emesso il Decreto “Salva-banche” per scongiurare il crac degli Istituti di credito; con la legge di stabilità è stata inoltre inserita una norma per risarcire, almeno in parte, gli obbligazionisti con la creazione di un fondo di solidarietà. In questo quadra, anche la Regione Umbria vuole dimostrare attenzione verso i risparmiatori residenti nella nostra Regione – ha proseguito la presidente – attraverso l’adozione di atti concreti che possono aiutare in questa fase gli obbligazionisti che hanno subito gravi danni».