di Mar. Ros.
«Il tetracloroetilene nelle falde della Conca non è una novità, ma i controlli sono costanti e la gestione delle emergenze da parte di Sii è tempestiva. Nel bene e nel male la responsabilità è nostra». Così interviene il presidente del Servizio idrico integrato Stefano Puliti in terza commissione. I consiglieri chiedono maggiore trasparenza e migliore comunicazione con gli enti, Valentina Pococacio del M5s: «Di fronte a valori anomali nelle analisi, meglio avvertire subito il Comune. Un’ordinanza di non potabilità dell’acqua in via cautelativa non fa male a nessuno». Ecco cosa è successo a dicembre.
Emilio Giacchetti La questione ambientale che ha tenuto banco per giorni e giorni approda in terza commissione a palazzo Spada, alla presenza dei vertici Sii, Paolo Rueca e Stefano Puliti, e all’assessore Emilio Giacchetti. Gli uni, per allontanare lo spettro dello scontro politico, di fronte ai commissari chiariscono: «La gestione dell’acqua nel bene e nel male è responsabilità nostra». Le responsabilità antropiche di sversamento di sostanze inquinanti nell’acqua invece non sono note: «Agenti inquinanti come tetracloroetilene sono tipici di attività come lavanderie, carrozzerie e reparti di verniciatura, ma individuare chi effettivamente smaltisce questi rifiuti tossici in modo inopportuno non è semplice dal momento in cui la polizia provinciale non ha più un ruolo di prim’ordine».
Responsabilità di trielina nell’acqua Rintracciare chi ha inquinato è qualcosa che auspicano tutti i consiglieri, l’assessore Giacchetti ha garantito: «Abbiamo chiesto ufficialmente ad Arpa di attivarsi in questo senso». Stefano Puliti ripercorre i giorni delle ‘analisi sballate’: «I campionamenti vengono fatti a scadenze prestabilite e i dati inviati all’Ati e all’Ausl, se si riscontrano anomalie viene immediatamente disposta la ripetizione delle analisi, qualora venissero confermati sforamenti nei livelli di qualche agente inquinante allora il Sii comunica al Comune la necessità di ordinanza». Dai commissari: «Migliorare la comunicazione tra enti». Puliti replica: «Va benissimo ma è l’Ati che deve stabilirlo».
Ecco cosa è avvenuto poco prima del Natale 2015 Il direttore del Sii Rueca scende nel particolare: «Il 17 dicembre, visto il perdurare della siccità considerata concausa del fatto verificatosi, è stato disposto un campionamento e nell’elaborazione dei dati si è riscontrato uno sforamento dei livelli di tetracloroetilene, tanto che è stato disposto un nuovo campionamento che, per tempi tecnici (48 ore), è stato effettuato nuovamente il 21 e il 23 l’operatore umano ha disposto subito le manovre di messa in sicurezza. È la prima volta che si registra uno sforamento della soglia di potabilità». L’obiettivo del Sii è abbattimento dei livelli, «facilmente perseguibile – hanno spiegato Puliti e Rueca – attraverso una potabilizzazione quindi con l’applicazione dei filtri come avvenuto per fontana di Polo, se si riscontra la necessità di bonificare i terreni non è compito del Sii e in ogni caso sarebbe inutile se le attività produttive continuassero a sversare inquinanti».
M5s Prima del 17 dicembre, è emerso, l’ultima analisi effettuata risaliva a fine novembre. Secondo il M5s, nell’arco temporale intercorso di lì a Natale, i cittadini avrebbero bevuto acqua contaminata e non potabile ma di fatto non è verificabile. Il consigliere di Progetto Terni Luigi Bencivenga chiede: «Come avviene la calendarizzazione dei campionamenti?», Puliti: «C’è un disciplinare in atto con Asm». Michele Pennoni del Pd: «Si pensi a una strumentazione più moderna per avere elaborazione dei dati in tempi più celeri rispetto alle attuali 48 ore».
Twitter @martarosati28
Ormai siamo abituati a tutto, ci si deve rassegnare, le cose vanno così, non credevo che Terni avrebbe fatto questa fine, perché è palese che questa è la strada per una lenta e dolorosa agonia….