di Marta Rosati
Le associazioni ambientaliste avrebbero in tutti modi tentato di bloccare il cantiere per la riqualificazione del centro remiero, ma da Palazzo Spada arrivano rassicurazioni sul proseguimento dei lavori finanziati da Ast. Dagli uffici del Comune di Terni spiegano: «La sospensione è un atto dovuto».
Sospensione cautelativa I lavori cioè sono fermi ma solo temporaneamente, perché resta da decidere come conservare i reperti rinvenuti in località ‘I Quadri’ a Piediluco. L’ultima parola spetta proprio alla Soprintendenza, sulla scorta di quanto contenuto nella relazione stratigrafica dell’archeologo incaricato. Secondo quanto si apprende, proprio nella giornata di martedì, il professionista avrebbe elaborato il resoconto della sorveglianza degli scavi dal 30 agosto a seguire.
Conservazione dei resti Il ritrovamento dei reperti insomma non dovrebbe in alcun modo interferire con l’attuazione del progetto di riqualificazione del centro remiero e i lavori riprenderanno non appena la Soprintendenza indicherà il da farsi col materiale fittile presente nel sottosuolo e risalente all’età del Bronzo e alla prima età del Ferro. Nessuna prescrizione per il Comune di Terni, come invece precedentemente riportato sulla scorta di un documento in verità non allegato alla comunicazione della Soprintendenza; l’ente di piazza Ridolfi segue la prassi canonica tipica di queste circostanze.
@martarosati28