Migliori collegamenti, specialmente nei fine settimana del periodo primaverile ed estivo, migliorando i collegamenti tra i quartieri nei quali risiedono maggiormente gli studenti, quelli dove sono presenti collegi universitari ed il centro storico. Il tutto integrando il percorso della circolare notturna con i capolinea del minimetrò. È quanto propone il consigliere comunale del Pd Tommaso Bori in un ordine del giorno rivolto alla giunta di Andrea Romizi. Secondo Bori occorre «Prevedere, come richiesto dalle organizzazioni studentesche, una “circolare” che unisca di notte queste zone della città, così da migliorare la mobilità di giovani e studenti, in particolare i fuorisede e i non patentati, garantendo anche maggior sicurezza e vivibilità nel centro storico e nei quartieri limitrofi».
L’odg In più bisogna «pianificare, anche tramite la riorganizzazione degli orari di funzionamento, l’apertura notturna del minimetrò nei fine settimana alla luce del successo delle sperimentazioni per i grandi eventi». Ogni ora in più di funzionamento, secondo quanto stimato dai tecnici di palazzo dei Priori, costerebbe circa 1.500 euro l’ora. Ipotizzando ad esempio un prolungamento fino a mezzanotte e mezzo del sabato e della domenica l’esborso aggiuntivo sarebbe di circa 10.500 euro a weekend. «Il servizio di Mobilità Notturna del Minimetrò – dice ancora il consigliere dem – deve essere il buon proposito per il nuovo anno. Insieme proprio all’allora consigliere Andrea Romizi avevo presentato una mozione in tal senso».
Ricci Di minimetrò martedì ha parlato anche il consigliere regionale Claudio Ricci, che ha annunciato una «mozione propositiva» attraverso la quale chiedere alla giunta regionale di valorizzare e sostenere, in modo permanente (con l’ultimo assestamento la Regione ha dato al Comune 2 milioni di euro per le carrozze d’argento), il Minimetrò di Perugia e la mobilita alternativa nelle città dell’Umbria. Ricci auspica, da parte della giunta regionale, la predisposizione di un atto ricognitivo, con il Comune di Perugia, da inoltrare alla Seconda commissione consiliare, che definisca un «quadro storico dei progetti di mobilità alternativa realizzati a Perugia e la sintesi tecnico gestionale e realizzativa, del Minimetrò, dalla progettazione/realizzazione ad oggi».