Sono senza stipendio da giugno 15 persone che lavorano per il Comune di Perugia, assunte attraverso un’agenzia interinale. A sollevare il caso, con un ordine del giorno, sono i consiglieri comunali del Pd Alvaro Mirabassi ed Erika Borghesi: «Abbiamo ritenuto opportuno presentare questa mattina – scrivono – un ordine del giorno per sollecitare un impegno concreto del sindaco e della giunta in difesa di 15 lavoratori che, assunti attraverso l’agenzia di lavoro interinale Talea srl, prestano servizio per il Comune di Perugia». I contratti dei 15 lavoratori scadranno il prossimo 31 agosto, vengono rinnovati ogni quattro mesi e non c’è alcuna certezza che siano rinnovati il primo settembre: l’affidamento a Talea, spiegano Mirabassi e Borghesi, scadrà nel 2017 ma nel frattempo le persone sono «nell’incertezza più totale sulle proprie sorti lavorative e di vita in generale».
Il caso I 15 sono dunque persone che lavorano per soddisfare le esigenze temporanee del Comune, che a settembre 2014 fissato in circa 29.550 ore all’anno il fabbisogno stimato. Di queste 10.500 riguardano bidelli cuochi in caso di sostituzioni mentre le altre sono lavoratori di categoria C che operano in alcuni uffici comunali. Palazzo dei Priori per il triennio 2015/2017 ha indetto una gara da oltre 1,8 milioni di euro per l’affidamento del servizio di «somministrazione lavoro» che è stata vinta da Talea. La società versa però in una grave situazione di crisi a causa di un contenzioso con Equitalia Sud. «Riteniamo – aggiungono i due consiglieri dem – che non sia accettabile tollerare questa situazione di stallo ed incertezza, ma che il Comune di Perugia debba intervenire direttamente per dirimere la questione economica, attraverso il pagamento delle spettanze dovute da Talea nei confronti di questi 15 dipendenti, sull’esempio di quanto già intrapreso dalla Regione Friuli Venezia Giulia». L’agenzia ad oggi risulta in liquidazione volontaria.