«Serve lo sblocco dei fondi vincolati per chiudere il bilancio di previsione 2015». E’ la richiesta che arriva dai sindaci dei Comuni delle due provincie umbre che nel pomeriggio di lunedì si sono riuniti in un incontro informale per fare il punto sul progetto di riordino delle funzioni per gli enti di Area vasta.
All’auditorium I sindaci si sono ritrovati in una affollata assemblea all’auditorium di San Domenico a Foligno. Il presidente della Provincia di Perugia Nando Mismetti, anche sindaco di Foligno, ha fatto gli onori di casa salutando il suo omologo ternano Leopoldo di Girolamo, e i primi cittadini o loro delegati arrivati da tutta l’Umbria.
Situazione preoccupante «Si tratta – ha esordito Mismetti – di un incontro informale ma necessario in vista della fine dell’anno. Dobbiamo condividere una situazione preoccupante in quanto non siamo in grado di chiudere il bilancio di previsione 2015. Abbiamo subito come Provincia di Perugia 12 milioni di tagli, 6 milioni Terni. A tutt’oggi la ricollocazione del personale tra pensionamenti e trasferimenti non è sufficiente se si pensa che era previsto il taglio del 50 per cento delle spese per il personale. Tutto ciò si ripercuote anche nei servizi fondamentali: strade, viabilità e scuole per le quali non siamo in grado di dare tutte le risposte».
Sblocco dei fondi Il tavolo dei sindaci ha individuato nello sblocco dei fondi vincolati la risposta ai problemi di liquidità per la casse comunali. «Per il bilancio 2015 – ha aggiunto Mismetti in una nota al termine del vertice – ci aspettiamo che venga attuata una norma che ci consenta di poter utilizzare i fondi vincolati del bilancio, che alla Provincia di Perugia consentirebbero di risolvere i problemi e a Terni aiuterebbero a trovare la soluzione. Ma la soluzione va trovata entro il 30 novembre».
Trattamento differente Nel corso dell’incontro è emerso anche un nuovo fronte critico. «C’è poi il problema – ha spiegato il sindaco di Foligno – del diverso trattamento adottato tra le Città metropolitane e le Aree vaste. La legge di Stabilità stanzia 400 milioni, di cui 250 milioni destinati alle 10 Città metropolitane e 150 milioni alle 78 Province, quando il 70 per cento dei cittadini vive nelle Aree Vaste e il restante 30 per cento nelle Città metropolitane». Un concetto ribadito dal presidente della Provincia di Terni Di Girolamo che ha parlato di «due pesi e due misure sulle quali è indispensabile un approfondimento».
Personale Sul fronte del personale a prendere la parola è stato il primo cittadino ternano, che in questi giorni sta affrontando il problema in particolare sul fronte della polizia provinciale. «Soltanto il ministero della Giustizia ha accettato il trasferimento dei nostri dipendenti. Non lo hanno fatto, contrariamente a quanto previsto originariamente, né le prefetture, né il ministero dell’Interno, né la pubblica istruzione».