di Daniele Bovi
Un giornale che ha l’ambizione di fare «informazione di qualità» e che vuol essere anche la voce di quella che nei fatti rappresenta la spina dorsale del corpo imprenditoriale della regione, ovvero le pmi, le piccole e medie imprese. Il Nuovo Corriere Nazionale ha fatto il suo debutto ufficiale in società lunedì pomeriggio nel cuore del salotto buono di Perugia, la Sala dei Notari, quella delle grandi occasioni. A presentare la nuova avventura al pubblico che ha gremito la sala il direttore Giuseppe Castellini, il presidente della cooperativa di giornalisti che detiene la proprietà della testata, ovvero Augusto Vasselli, uno degli sponsor di peso cioè l’imprenditore umbro Stefano Roscini (che è anche il numero uno di Apifidi Centro Italia, fondo di garanzia collettivo di Confimi) e Mauro Orsini, presidente dell’Associazione piccole e medie imprese dell’Umbria.
Il 5 marzo l’esordio Il primo numero del quotidiano arriverà nelle edicole dell’Umbria il 5 marzo, il 19 a Roma e in una parte del Lazio e da settembre in Abruzzo e Toscana. Sì perché il Nuovo Corriere Nazione (la sede perugina sarà a palazzo Calderini, che affaccia sulla centralissima piazza Italia) sarà un quotidiano interregionale di 48 pagine, con 24 di dorso nazionale e altrettante di quello regionale per ogni realtà dove uscirà. Da qualche giorno è stato pubblicato sul profilo Facebook del Nuovo Corriere anche il Manifesto dei valori, che vuole essere la bussola con la quale lavorare: «Vogliamo fare – ha detto Castellini, per 10 anni al timone del Giornale dell’Umbria, dal quale arrivano molti dei giornalisti che si sono imbarcati in questa avventura – un’informazione di qualità che legge i fatti attraverso il nostro Manifesto. Riprenderemo e allargheremo l’esperienza fatta al Giornale dell’Umbria, e punteremo molto su politica, economia e cultura che saranno un po’ i nostri cavalli di battaglia».
Aumento di capitale civile Castellini ha parlato di un quotidiano che punta a «un aumento di capitale civile e sociale» e con l’idea di diventare una voce autorevole sulla scena umbra («le copie non si contano ma si pesano», ha detto) e di una governance (la cooperativa ha la proprietà della testata) che «garantisce l’autonomia e la professionalità dei giornalisti». Nella sala piena anche il sindaco Andrea Romizi (assente la presidente Catiuscia Marini), molti voti noti del centrodestra regionale (da Catia Polidori a Massimo Monni fino a Pietro Laffranco, Claudio Ricci e alcuni assessori della giunta perugina), e alcuni del centrosinistra (ad esempio i consiglieri regionali del Pd Carla Casciari, Attilio Solinas e socialista Silvano Rometti), imprenditori e così via. «In un panorama di grande preoccupazione per il mondo dell’editoria – ha sottolineato il sindaco – questa esperienza rappresenta una fiammella di speranza». «La necessità di una libera stampa – ha spiegato invece Vasselli – è il motivo che mi ha convinto ad accettare quest’avventura. Qui non ci sarà un dominus unico; l’indipendenza è nei fatti». Per Roscini infine il quotidiano rappresenta «un sogno che si realizza. Noi abbiamo solo un ruolo di aiuto e di supporto, siamo aperti ad altri soggetti e infatti spero che non rimanga un’iniziativa solo nostra».
Twitter @DanieleBovi