«Siamo in fase negoziale, entro l’anno appalteremo i lavori del primo tratto». Ad assicurarlo è il commissario straordinario per la ferrovia Orte-Falconara, Vincenzo Macello, vicedirettore generale di Rfi, che ha partecipato venerdì ad Ancona a un convegno sul tema delle infrastrutture. «Siamo in dirittura d’arrivo per la tratta Genga-Serra San Quirico del raddoppio della ferrovia Orte Falconara, che rientra nel Pnrr – ha detto – con un finanziamento di circa 600 milioni di euro, mente il finanziamento complessivo è di 1,3 miliardi anche per altre opere».
Il punto Macello ha detto poi che per il tratto Genga-Serra San Qurico i lavori saranno ultimati «entro il 2026» in linea con i tempi del Pnrr. Il commissario ha ricordato l’importanza della Orte-Falconara, che «connette il versante adriatico con quello tirrenico, e collega Marche, Umbria e Lazio». Un progetto che parte da un protocollo del 2020 firmato dal Ministero delle Infrastrutture, Rfi e le tre Regioni interessate per «raggiungere due obiettivi: il primo è velocizzare la tratta, il secondo è aumentare la capacità di trasporto di passeggeri e soprattutto merci».
I tratti Per quanto riguarda invece gli altri due tratti, ovvero la Pm228 Genga e Serra San Quirico-Casteplanio, «sono in progettazione di fattibilità tecnico-economica; stiamo svolgendo l’iter per acquisire tutte le autorizzazioni del caso e procedere poi, una volta ricevuti i finanziamenti, anche per queste tratte alla gara di appalto». «Questi – ha concluso – sono un po’ i principali interventi che riguardano la Orte-Falconara. Andando più verso Roma abbiamo la Spoleto-Terni per la quale siamo in progettazione definitiva e che chiuderemo entro l’anno».