di Daniele Bovi 

Disponibili a parlare con tutti, ma al momento non c’è alcuna decisione definitiva presa e quindi nessun accordo. È questa la posizione della Pontevecchio, tassello fondamentale per l’ipotetica realizzazione del nuovo stadio «Renato Curi». Arenacuri infatti, la società proponente, ha messo sul tavolo un investimento da 2,1 milioni di euro per ristrutturare, adeguandolo agli standard della serie B, lo stadio di Ponte San Giovanni in cui giocano i rossoverdi; e dove il Perugia dovrebbe andare a giocare per due anni.

Il percorso Arenacuri, come spiegato da Lana nelle scorse ore, ha illustrato lunedì il progetto alla società rossoverde. L’impianto però, come noto, è di proprietà comunale e il club guidato da Nicola Albisi lo ha solo in gestione; insomma, prima bisognerà capire cosa farà il Comune. Il primo appuntamento è la conferenza di servizi preliminare, convocata nelle scorse ore: entro 60 giorni Palazzo dei Priori è tenuto, salvo rinvii tecnici, a dichiarare o meno l’interesse pubblico; un sì che Arenacuri attente, stando al cronoprogramma del Piano economico finanziario, entro il 13 maggio. 

NUOVO CURI, I DETTAGLI DEL PROGETTO

Il socio Fausto Vedovelli è stato presidente della Pontevecchio nel biennio ‘88-‘89 e poi dal ‘95 al ‘99. Ora, come spiega a Umbria24, è solo «uno dei circa 300 soci della Pontevecchio», club che per dare il via libera al progetto dovrebbe convocare un’assemblea straordinaria di fronte a un notaio e approvarlo a maggioranza. In tuto. Le quote sono 2.138: «Ogni socio – spiega Vedovelli – ne ha mediamente sette od otto, quindi mettere insieme tante persone e trovare una maggioranza non è una cosa semplice. Ad alcuni di questi soci interessa solo il bene della Pontevecchio e di Ponte San Giovanni, niente di più».

I problemi Alcune uscite di Arenacuri però non sono piaciute all’ex presidente, secondo il quale la società punta a mettere «una certa fretta decisionale». «Partiamo però dal fatto che qui tra Nodo o Nodino, che non si capisce neanche se si faranno, si rischia già di morire di traffico». Tradotto, con le partite del Perugia la situazione potrebbe anche peggiorare. «Poi io credo che preliminarmente avrebbero dovuto parlare con qualcuno, senza dare le cose per fatte. Magari alcuni aspetti del progetto – dice – possono piacere come l’illuminazione, mentre per il resto potrebbe bastare quello che c’è. Per me avrebbero dovuto presentare un progetto di riqualificazione dell’intera area, dal ponte di legno fino alla curva nord». «La società – ricorda poi – ha diritti su tutta l’area del Lido Tevere, di proprietà della stessa e in generale della comunità di Ponte San Giovanni di cui la Ponte Vecchio è espressione». 

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