«Investire sulla ricerca è importante per ogni patologia». Ed è con questo obiettivo che Serena Grigioni e la sua Onlus ‘Anti-cipo’ tornano in piazza a San Gemini per raccogliere fondi in favore della ricerca sulla Neuropatia delle piccole fibre periferiche e autonomiche, una malattia neurologica rara e di difficile diagnosi. Per due domeniche, 26 marzo e 2 aprile, saranno in vendita le uova di Pasqua prodotte dalla cioccolateria Vetusta Nursia di Norcia in piazza San Francesco dalle 11 alle 13.
La battaglia della Onlus Serena Grigioni ha fondato la Onlus nel 2016. «La nostra piccola realtà non trova appoggio dalle istituzioni – ha spiegato a Umbria24 Serena Grigioni, la presidentessa di ‘Anti-cipo’ –, ma vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito, arrivando a raccogliere circa 80 mila euro in sette anni di attività». Un contributo significativo, soprattutto se si pensa alla dimensione locale dell’associazione, e che assume ancora più importanza considerando la lotta che Grigioni stessa conduce contro la malattia, una neuropatia autonomica associata a Cipo, acronimo di uno dei sintomi principali della patologia ovvero la ‘pseudo ostruzione intestinale cronica’, scoperta all’età di 23 anni. «È una patologia talmente rara che chi ne soffre sembra quasi ‘invisibile’ ed uno dei più grandi problemi sta nella diagnosi che risulta estremamente difficile – continua –. Il nostro proposito è offrire anche un appoggio ai malati, indirizzandoli verso centri di cura autorevoli come quelli di Milano e Bologna». Un lungo percorso, quello della presidentessa, scandito da numerosi interventi chirurgici all’apparato intestinale e cardiaco, poi l’idea di fondare la Onlus e chiamarla proprio ‘Anti-cipo’.
Uova ‘Anti-cipo’ La Onlus dà quindi appuntamento nei prossimi fine settimana per contribuire alla ricerca con la vendita delle uova di Pasqua, al costo di 10 euro, e dei biglietti della lotteria che metterà in palio un uovo di cioccolata da 30 chili fatto dalla stessa cioccolateria Vetusta Nursia. I fondi raccolti saranno destinati all’Istituto Besta di Milano.