Le mura poligonali di Amelia

Circa 1,1 milioni di euro per le Mura di Amelia, danneggiate dal crollo parziale avvenuto nel 2006. Questo lo stanziamento che la giunta regionale ha riconosciuto al bene culturale su cui sono già stati recentemente finanziati interventi di consolidamento.

Mura di Amelia: stanziati altri 1,1 mln La nuova iniezione di risorse per le mura urbiche poligonali deriva dalla riprogrammazione delle risorse comunitarie relative al Fondo sviluppo e coesione 2007-2013 rastrellate coi risparmi realizzati con altri interventi già conclusi e ricompresi nell’Accordo di programma in materia di difesa del suolo. Ad annunciare l’impegno della Regione sul bene culturale risalente al VI secolo ac è direttamente l’assessore Giuseppe Chianella: «Le ulteriori risorse consentiranno di concludere le opere di bonifica già avviate e mettere in sicurezza dal rischio idrogeologico le Mura urbiche. L’intervento – ha spiegato – è finalizzato a contenere, attraverso opere di drenaggio e bonifica, il potenziale dissesto causato da una falda a monte del sistema murario, rilevato nel corso del monitoraggio operato dai servizi regionali. I lavori interesseranno una vasta area delle Mura che va da Porta Leone a la Torre dell’ascensore».

Sindaco lancia sfida Unesco A rilanciare è mercoledì mattina il sindaco di Amelia, Laura Pernazza, che in una nota annuncia di essere «al lavoro per far riconoscere le Mura di Amelia come patrimonio mondiale Unesco». Quindi l’impegno della Regione per il bene culturale: «Ho appreso con piacere della destinazione di ulteriori risorse per le Mura. Ringrazio la giunta regionale e in particolare l’assessore Chianella per la sensibilità e l’attenzione dimostrata verso un bene patrimonio non solo di Amelia ma di tutta l’umanità e per il quale ci stiamo attivando al fine del riconoscimento in tal senso da parte dell’Unesco. A breve – annuncia la sindaca – organizzeremo in collaborazione con la regione un convegno sulle Mura nel quale ribadiremo il nostro interesse che quanto prima si possa giungere alla loro ricostruzione».

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