Il feretro di Ronconi (foto F. Troccoli)

Un funerale in forma privata, ma soprattutto semplice. Come voleva Luca Ronconi, il regista che ha innovato il teatro scomparso sabato scorso all’età di 81 anni. Le esequie funebri si sono svolte martedì pomeriggio a Civitella di Benazzone, piccolissimo borgo immerso tra le colline di Gubbio e Perugia, dove il maestro aveva un casolare ma soprattutto guidava il centro teatrale Santacristina.

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Funerali di Luca Ronconi Forse duecento tra familiari, amici e affetti che hanno raggiunto il cuore dell’Umbria per abbracciare un’ultima volta Ronconi. Il feretro poco prima delle 15 è entrato nella chiesa, troppo piccola per accogliere tutti i presenti, gran parte dei quali rimasti nella piazzetta antistante. A officiare il funerale il il vescovo ausiliare di Perugia, monsignor Paolo Giulietti che durante l’omelia ha affermato: «Siamo qui – ha detto monsignor Giulietti – non a celebrare la morte e un sipario che si chiude ma un sipario che si apre e la prospettiva che tutto abbia un senso».

Gli amici arrivati in Umbria Per l’addio a Ronconi a Civitella di Benezzoni sono arrivati, tra gli altri, Toni Servillo, Ottavia Piccolo, Mariangela D’Abbraccio, Antonello Fassari e naturalmente Giorgio Ferrara, direttore del Festival dei Due Mondi, e la presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini.

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