Monsignor Giulietti, il cardinale Bassetti, la presidente Marini e il vice Paparelli

di Ivano Porfiri

«Per quast’anno il Santo Padre sta cancellando tutti i viaggi in Italia ma credo proprio che un ‘salto’ ad Assisi lo farà». Una un «modo di dire toscano» il cardinale Gualtiero Bassetti per dire che ci saranno due appuntamenti troppo importanti perché Papa Francesco non torni nella città del Poverello: ad agosto gli 800 anni della Bolla Papale che concede il «perdono di Assisi» alla Porziuncola e, ad ottobre, i 30 anni dello «spirito di Assisi», l’incontro interreligioso in cui Giovanni Paolo II riunì tutti i capi delle principali confessioni per pregare per la Pace.

Giubileo L’eventuale visita di Papa Francesco, di cui aveva già parlato il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino, sarebbe la ciliegina sulla torta dell’anno giubilare per l’Umbria. Sono attesi migliaia e migliaia di pellegrini e, per accoglierli, Regione Umbria e Conferenza episcopale umbra hanno firmato un protocollo di intesa.

Marini: «Umbria è pronta» «L’Umbria ha tanti luoghi simbolo della fede – ha detto la presidente Catiuscia Marini – a partire da Assisi e Collevalenza. L’annuncio di Papa Francesco di questo Giubileo straordinario ci ha sorpresi ma siamo pronti a mobilitarci per accogliere i pellegrini supportando anche i Comuni. Ci sarà anche un rafforzamento dei servizi ferroviari da parte di Trenitalia da Roma e Firenze verso Perugia e Assisi a partire da febbraio».

Bassetti: «Umbria si svegli» Il cardinale Bassetti ha sottolineato come «l’Umbria è coprotagonista del Giubileo insieme a Roma. A maggior ragione nell’anno dell’800° anniversario della Bolla di Onorio III che concesse il ‘perdono di Assisi’ e del 30° anniversario della preghiera di Giovanni Paolo II. Si tratta di due eventi planetari per importanza, specie in un momento tanto delicato nel mondo». Bassetti ha ricordato «la straordinaria partecipazione all’apertura delle Porte Sante», auspicando «un risveglio spirituale della nostra gente, perché vedo un’Umbria un po’ addormentata, rassegnata alla crisi, invece bisogna risvegliare la spiritualità per avere nuove energie».

Accoglienza e pellegrini Degli aspetti più pratici hanno parlato il vicepresidente della giunta regionale, Fabio Paparelli, e il vescovo ausiliare di Perugia, Paolo Giulietti. «Le attese sono alte – ha detto Paparelli – forse non arriveremo al +20% che ci fu per il Giubileo del 2000 ma quello era atteso e annunciato. Però i pellegrini saranno tanti e dobbiamo accogliere nel modo giusto». Monsignor Giulietti ha rimarcato la «necessità di attrezzarci per accogliere anche i pellegrini ‘poveri’ con strutture dignitose». A partire da chi farà veri pellegrinaggi a piedi. «L’Umbria deve diventare la Santiago italiana, abbiamo tanti sentieri e in quest’anno verranno ancora di più valorizzati», è stato affermato.

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